Acqua bene comune ed enti locali

Sabato 31 marzo 2012 SEDUTA PUBBLICA DEL CONSIGLIO COMUNALE Si è svolto stamattina (sabato 31 marzo) il Consiglio comunale aperto dedicato al tema “A...
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31/03/2012

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COMUNICATO STAMPA

Sabato 31 marzo 2012

 

SEDUTA PUBBLICA DEL CONSIGLIO COMUNALE

 

 

EMPOLI. Si è svolto stamattina (sabato 31 marzo) il Consiglio comunale aperto dedicato al tema “Acqua bene comune”: il ruolo degli enti locali.

 

La seduta è stata introdotta dal presidente del Consiglio comunale di Empoli, Sandro Piccini, che nel suo intervento ha tracciato il quadro generale in cui si inserisce il dibattito attorno all'acqua come bene comune. «L'Onu ha riconosciuto come diritto fondamentale dell'uomo l'accesso all'acqua -ha detto Piccini - la riduzione dei consumi, il recupero e il riutilizzo delle risorse idriche sono oggi riconosciuti indirizzi indispensabili ad un corretto uso della risorsa acqua. Con il referendum il voto espresso dagli italiani è stato chiaro e non può essere messo in discussione. Si è quindi aperto un dibattito molto sentito sul futuro del servizio idrico, sul tema delle reti e degli investimenti e oggi è un'occasione per discuterne».

 

Hanno poi preso la parola Luciano Baggiani, presidente dell'Associazione nazionale autorità e enti di ambito, Marco Bersani, Attac Italia, Antonio Marrucci, presidente dell'Autorità di ambito territoriale ottimale n. 2 Basso Valdarno, Sara Lieto, docente di diritto pubblico e collaboratrice dell'Assessorato ai beni comuni del Comune di Napoli, Alfredo De Girolamo, presidente Confservizi Cispel Toscana.

 

Tutti gli interventi hanno ruotato attorno al tema del referendum, con Marco Bersani di Attacc che ha sottolineato come non sia accettabile che gli Ato continuino ad applicare le vecchie tariffe dopo l'esito del referendum e come il prolungamento della gestione del servizio idrico agli Ato sia oggetto di ricorso al Tar. Mentre Antonio Marrucci, presidente di Ato 2 Basso Valdarno a illustrato la posizione presa dai sindaci dell'Ato: ribadire la necessità di garantire la qualità dei servizi, accogliere lo spirito del referendum (aprendo un percorso politico verso un nuovo modo di gestire il servizio idricio) e affermare al contempo che lo spirito del referendum non era certo quello di bloccare gli investimenti nelle reti.

 

Luciana Cappelli, sindaco di Empoli, ha detto che «ripensare le forme di gestione del servizio idrico non significa rinnegare o disprezzare i risultati ottenuti dalle società miste, significa piuttosto guardare in avanti per ricercare soluzioni più eque e più adatte alle aspettative degli utenti. La prospettiva di un gestore unico pubblico a livello regionale potrebbe costituire le risposta più adeguata alle istanze referendarie».

 

Il Consiglio è poi proseguito con la discussione delle mozioni presentate dai gruppi politici. (dp)

Ultimo aggiornamento

Last modified: 19/03/2024 09:19

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