Al 'Caffè letterario' Mariagiovanna Grifi e la figura di Paola Riccora

– Torna l’appuntamento con il ‘Caffé letterario’ della biblioteca comunale Renato Fucini di Empoli, realizzato in collaborazione con l’associazione cultura...
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21/03/2017

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EMPOLI – Torna l’appuntamento con il ‘Caffé letterario’ della biblioteca comunale Renato Fucini di Empoli, realizzato in collaborazione con l’associazione culturale L’Acqua in Gabbia di Vinci e la partecipazione di INPA spa (Industria Nazionale Prodotti Alimentari).
Venerdì 24 marzo alle 18, il cenacolo degli Agostiniani, in via dei Neri 15 ospiterà l’autrice Mariagiovanna Grifi e il suo libro intitolato ‘Chiamatemi Paola Riccora’: come una signora dell’alta borghesia napoletana diventò una commediografa di successo.
Coordina l’incontro la docente Elisa Dei con interventi del regista e attore Vincenzo De Caro e gli attori della compagnia Futura Teatro, che cureranno letture e drammatizzazioni: Patrizia Ficina, Lorenzo Lombardi, Michele Cimmino.
L’ingresso è libero ma si consiglia la prenotazione da effettuare al numero telefonico 0571 757840, oppure, inviando una email all’indirizzo biblioteca@comune.empoli.fi.it .

IL LIBRO - Il libro che viene presentato venerdì al cenacolo, “Chiamatemi Paola Riccora”, rappresenta un’operazione di recupero della memoria storica e teatrale che riporta alla luce, a quarant’anni dalla morte e a 100 anni dal debutto, la vicenda privata e artistica della commediografa Emilia Vaglio, conosciuta con il nome d’arte Paola Riccora. Questo libro mira a riportare alla luce la vita e l'arte di una donna scrittrice del secolo scorso, non solo per renderle onore, ma per contribuire a individuare per lei un giusto posto nella storia del teatro italiano.

LA STORIA - Napoli, 1916. Una signora dell'alta borghesia, un'innovativa scrittura per il teatro e un'identità celata. Questi gli elementi principali della "doppia vita" di Emilia Vaglio che, sposata a Caro Capriolo, noto avvocato sostenitore del diritto d'autore e fondatore della SIAE a Napoli, si destreggia tra famiglia e arte separando nettamente pubblico e privato: a casa, moglie e madre affettuosa, esempio di integrità morale per chiunque la conosca; a teatro, autrice di testi osé derivati dalle scandalose pochade francesi. Inizialmente non le rimane che nascondersi dietro lo pseudonimo maschile di Paolo Riccora, per poi essere riconosciuta e rivelarsi, infine, come Paola attraversando quasi un secolo di teatro da protagonista. Su loro richiesta scrive per Eduardo De Filippo e Raffaele Viviani, le sue commedie vengono recitate dalle compagnie più rinomate dell'epoca in cui figurano attori del calibro di Carlo Pretolani, Dina Galli, Ettore Petrolini e Paola Borboni. Intellettuale appassionata e femminista inconsapevole, stimata da Luigi Pirandello e Matilde Serao, omaggiata dalla penna di critici quali Renato Simoni, Vittorio Paliotti e Antonio Ravel, dopo la sua morte, nel 1976, Paola Riccora viene completamente, incomprensibilmente, dimenticata. Questo libro mira a riportare alla luce la vita e l'arte di una donna scrittrice del secolo scorso, non solo per renderle onore, ma per contribuire a individuare per lei un giusto posto nella storia del teatro italiano.

L’AUTRICE - Mariagiovanna Grifi è dottore di ricerca in storia dello spettacolo, giornalista e critico teatrale e diretta discendente della Riccora.

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Ultimo aggiornamento: 28/03/2024 19:57

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