Caponi: «Un convegno appassionato e molto sentito», per dire basta

Venerdì 15 novembre 2013 SETTIMANA DELLA SOLIDARIETÀ. Venerdì 14 novembre 2013 Agostiniani – Si è aperta oggi, venerdì 14 novembre 2013, nel cenacol...
Publication date:

15/11/2013

Argomenti
Tipologia di contenuto
  • Comunicato stampa

Descrizione

COMUNICATO STAMPA

Venerdì 15 novembre 2013

 

SETTIMANA DELLA SOLIDARIETÀ. Venerdì 14 novembre 2013 Agostiniani

 

EMPOLI – Si è aperta oggi, venerdì 14 novembre 2013, nel cenacolo degli Agostiniani a Empoli, la ‘settimana della solidarietà’ contro la violenza sulle donne, con il convegno a tema “Il femminicidio è un crimine, insieme lo fermeremo” nell’ambito della manifestazione ‘Scarpe rosse itineranti’ promossa dall’Unione dei Comuni del Circondario dell’Empolese Valdelsa, dall’Auser Filo d’Argento di Empoli, Montelupo in collaborazione con Cgil Spi zona empolese ed il patrocinio della Commissione per le Pari Opportunità di Empoli, della Toscana, il centro aiuto donna Lilith, la Consulta delle Donne di Vinci, l’Auser volontariato Toscana e territoriale empolese valdelsa, la Fidapa. Alla iniziativa partecipa anche il mondo dello sport locale: dalla Uisp, all’Use basket rosa, Empoli pallavolo, Volleybee, Asd Tirinazzi Dance school, Asd Montelupo, all’Unione Clubs azzurri.

 

«Ieri è stato un convegno molto partecipato ed organizzato molto bene, curato, con interventi puntuali, appassionati e molto sentiti - ha dichiarato Eleonora Caponi, assessore alla cultura e alla commissione per le pari opportunità del Comune di Empoli -. Erano presenti tante realtà (tra cui la Fidapa, la consigliera di Parità provinciale, la sezione soci Coop di Empoli e tutti hanno seguito con grande attenzione i lavori del convegno. E’ stato particolarmente apprezzato – continua l’assessore - l’intervento di Alessandro Caneschi, responsabile 118 codice rosa di Empoli che ha parlato con molta chiarezza delle difficoltà di attivare questo importantissimo servizio all’interno di una unità, come quella del pronto soccorso, sottoposta a fortissimi stress e a situazioni improvvise, non prevedibili e di tutta la cura ed attenzione che serve per proteggere le donne ed i minori che accedono al codice rosa. L’appuntamento è per domani, sabato 16 novembre alle 16 in piazza Farinata degli Uberti per essere tante e tanti».

 

Sabato 16 novembre 2013 alle 16 manifestazione “Le scarpe rosse itineranti” e “La treccia della solidarietà” in piazza Farinata degli Uberti a Empoli. Tante, tantissime scarpe rosse, diventate simbolo per ricordare le centinaia di donne che non ci sono più, per non dimenticare che sono state uccise, rapite, saranno posate con un gesto di amore sulla scalinata del sacrato del Duomo di Empoli, la Collegiata.

 

La ‘Treccia della solidarietà’ addobberà invece tutta piazza Farinata: settecento metri di treccia ad opera delle donne socie della sartoria Auser Filo d’Argento di Empoli, fatta di tante trecce colorate unite da un fiocco rosso, che vuole rappresentare la solidarietà, l’unione delle donne raccolta in un’unica treccia lunghissima, perché ogni donna è unica, diversa l’una dall’altra, ma tutte insieme, unite in quei metri di segmenti tutti colorati, si può arginare il fenomeno della violenza e del femminicidio. Una treccia a protezione di tutte le donne che hanno e che continuano a subire violenza. Poi sia la ‘scarpe rosse’ che la ‘treccia della solidarietà’ verranno depositate in piazza Santissima Annunziata a Firenze l’8 marzo 2014 in occasione della festa della donna.

 

Domenica 17 novembre 2013 alle 16.30 al Palaramini spettacolo teatrale con ‘L’Acqua in Gabbia’ e le scuole di danza Uisp e Tirinazzi alla palestra Palaramini di Empoli in via delle Olimpiadi. Il mondo dello sport locale ha espresso piena solidarietà alla iniziativa dichiarandosi disposto a veicolare attraverso le società sportive di Empoli e Montelupo, il no a qualsiasi tipo di violenza e il tema della nostra iniziativa “Il femminicidio è un crimine, insieme lo fermeremo” indossando delle magliette realizzate allo scopo ed esponendo un grande striscione con il titolo della iniziativa. Queste magliette le troveremo con le ragazze ed i dirigenti nella palestra ‘Lazzeri’ con il Basket rosa, al Palaramini con la Pallavolo Empoli, allo stadio comunale ‘Castellani’ indossate dai tifosi dell’Empoli; ed ancora indossate dallo staff e dai dirigenti al Palabitossi di Montelupo Fiorentino dove si esibiranno le atlete della Scherma e della Pallavolo Montelupo e sul campo sintetico di calcio con gli allievi dell’Usc Montelupo Calcio. I ragazzi della Uisp e della scuola ‘Tirinazzi’ si esibiranno domenica 17 novembre 2013 al Palaramini di Empoli insieme alla associazione Donne dell’Acqua in Gabbia di Vinci.

 

Inoltre, l’Auser Filo d’Argento di Empoli e Montelupo Fiorentino indiranno un concorso fotografico a tema intitolato “Donna sempre donna”. Il regolamento del concorso potrà essere richiesto all’Auser Filo d’ Argento di Empoli e Montelupo. La premiazione dei vincitori si svolgerà nella giornata della donna, l’8 marzo 2014 al palazzo delle Esposizioni a Empoli.

 

Perché le ‘Scarpe rosse’, le ‘Zapatos rojos’ per non dimenticare. Centinaia di scarpe rosse, un progetto d'arte per dire basta alla violenza alle donne. L’iniziativa è partita a Ciudad Juarez per ricordare le centinaia di donne uccise e rapite. Ogni paio di scarpe, reperito attraverso l'attivazione di una rete di solidarietà, rappresenta una donna e la traccia di una violenza subita. Sistemate ordinatamente lungo un percorso urbano, le scarpe ne ridisegnano lo spazio e l'estetica, visualizzando una marcia di donne assenti, un corteo che sottolinea il dolore che tale mancanza provoca tanto a livello sociale quanto familiare. Zapatos Rojos è un progetto d'arte pubblica dell'artista messicana Elina Chauvet, a cura di Francesca Guerisoli. È una chiamata rivolta alle cittadine e ai cittadini per manifestare la propria solidarietà verso le donne che, nel mondo, hanno subito violenza, per le donne uccise o rapite e di cui si sono perse le tracce. In particolare, il progetto rimanda alla situazione di Ciudad Juárez, città di frontiera nel nord del Messico dove, a partire dal 1993, centinaia di donne vengono rapite, stuprate ed assassinate. Si uccidono le donne a Juárez perché si può fare. C’è impunità, c’è una cultura che non educa al rispetto della donna. A Juárez, città che divora le sue figlie, è stato utilizzato per la prima volta il termine femminicidio. Ed è qui che, nel 2009, Zapatos Rojos ha preso vita, con una installazione composta da trentatré paia di scarpe. È da qui che il progetto è partito per dirigersi verso altre città del mondo, arrivando per la prima volta in Europa, a Milano, il 18 novembre 2012, e poi a Genova e Lecce e poi in tutta Italia.

Ultimo aggiornamento

Last modified: 19/03/2024 09:29

Sito web e servizi digitali OpenCity Italia distributed by Bit4ID · Accesso redattori sito