Descrizione
EMPOLI – Il messaggio forte di don Guido Engels dall’altare della Collegiata di Sant’Andrea: “Oggi è un giorno importante per la memoria di questa città, per i nostri fratelli uccisi per una rappresaglia tanto tempo fa. Ed è in quel tanto tempo che noi dobbiamo fermare questa logica di guerra e reagire al male con il bene come veri costruttori di pace”.
Dopo la santa messa, si è formato un corteo cittadino che ha raggiunto piazza XXIV Luglio dove è proseguita la cerimonia istituzionale. Guidato dal Gonfalone civico, presenti, fra gli altri, rappresentanti della giunta comunale, di altri Comuni limitrofi, le autorità istituzionali, militari e civili, di rappresentanti delle associazioni cittadine e cittadini perché Empoli ogni anno ricorda e non dimentica.
“Oggi sia una data viva e non solo di ricordo – così il sindaco di Empoli, Alessio Mantellassi ha aperto il suo intervento – Ascoltando l’Inno alla Gioia, quelle parole ci ricordano l’Unione Europea libera nella sua cultura di un popolo, che fa sì che ogni generazione sia un compagno o una compagna di Erasmus o di uno scambio culturale. Su quella targa i nomi che raccontano la distruzione che colpì Empoli. Quando le bombe cadono non distinguono, uccidono. Trenta persone furono portate proprio qui e ventinove furono trucidate. Solo un unico sopravvissuto che riuscì a scappare, Arturo Passerotti. In questa piazza è come se il tempo si fosse congelato ed è qui la nostra cicatrice. Ventinove figli hanno cessato di esistere, di vivere, vittime di una complicità tra nazismo e fascismo. Empoli subì e quando nel tempo una città o un luogo cambia come le persone, quello che dobbiamo fare è rimanere saldi nelle origini, profonde. In questa storia la città è riuscita a riscattarsi nella sua rinascita. Vogliamo dare anche un altro messaggio da questo luogo sempre più vivace: quella parete del liceo il ‘Virgilio’ che si affaccia sulla piazza sarà la tela di un nuovo murale ispirato sul tema della Pace perché Empoli è e resterà per sempre una città di Pace”.
La cerimonia si è conclusa sulle note cantate di Bella Ciao dando appuntamento alle 19 con “Canta la storia” in piazza Madonna della Quiete.
CANTA LA STORIA – Alle 19, la cerimonia proseguirà, per la prima volta nella centrale piazza Madonna della Quiete. Lì andrà in scena l’iniziativa “Canta la storia”: racconti e canti per non dimenticare. Ad aprire la serata, l’intervento del consigliere comunale Raffaele Donati con delega alla Cultura della memoria. L’iniziativa sarà accompagnata, dall’inizio alla fine, dai musicisti del Centro Attività Musicali di Empoli (CAM) che suoneranno musiche e canti della Resistenza e della Liberazione. Sul palco della memoria, Maria Teresa Delogu della compagnia teatrale Giallo Mare Minimal Teatro di Empoli che racconterà la storia del sopravvissuto Passerotti. Le celebrazioni si concluderanno con lo spettacolo recitato e cantato a cura del Mirincoro (coro popolare) sul passaggio della guerra ad Empoli articolato in quattro eventi principali: il bombardamento delle Cascine del 26 dicembre 1943, la deportazione dell’8 marzo 1944, il racconto dei fatti del 24 luglio, concludendo con il racconto della liberazione della città.
I NOMI DELLE VITTIME - Questi sono i nomi delle vittime dell’eccidio del 24 luglio 1944 scolpiti sulla lapide in loro ricordo per non dimenticare mai: Bagnoli Luigi 61 anni, Bargigli Bruno Mario 22 anni, Bartolini Guido 28 anni, Bitossi Arduino 60 anni, Boldrini Orlando 64 anni, Capecchi Pietro 50 anni, Cerbioni Bruno 18 anni, Cerbioni Francesco 66 anni, Cerbioni Giulio 28 anni, Chelini Gaspero 46 anni, Chelini Gino 52 anni, Ciampi Giuseppe 55 anni, Ciampi Pietro 48 anni, Ciampi Virgilio 51 anni, Cianti Giulio 55 anni, Gimignani Pasquale 55 anni, Gori Corrado 64 anni, Martini Giulio 66 anni, Martini Pietro 59 anni, Morelli Dario Gino 56 anni, Nucci Palmiro 56 anni, Padovani Gaspero 78 anni, Parri Alfredo 34 anni, Parrini Antonio 56 anni, Peruzzi Carlo 62 anni, Piccini Gino 48 anni, Pucci Alfredo 51 anni, Taddei Gino 38 anni, Vizzone Domenico 45 anni.