Coriandoli, stelle filanti e divertimento con il 'Veglioncino Mascherato'

Sabato, 1 marzo 2014 CARNEVALE Martedì 4 marzo 2014 dalle 15, palaEsposizioni Proseguono i festeggiamenti tra stelle filanti, coriandoli, carri e maschere ...
Data:

01/03/2014

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  • Comunicato stampa

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COMUNICATO STAMPA

Sabato, 1 marzo 2014

 

CARNEVALE EMPOLI. Martedì 4 marzo 2014 dalle 15, palaEsposizioni

 

EMPOLI – Proseguono i festeggiamenti tra stelle filanti, coriandoli, carri e maschere colorate anche a Empoli con un altro appuntamento che fa parte della tradizione empolese del carnevale: il Veglioncino Mascherato 2014 al palazzo delle Esposizioni, martedì 4 marzo 2014 a partire dalle 15. È un carnevale per bambini con ingresso libero a tutti, con la regia di Paolo Lunghi: la prima edizione risale al 1951. Ci sarà la consueta sfilata per le migliori maschere, divise per categoria in relazione all'età dei partecipanti, (0-4, 4-8, 8-12, gruppi) con la premiazione delle maschere più originali. Il tutto ‘condito’ con la musica di Sandro; l'inconfondibile comicità di Niki Giustini e Guido Genovesi ed ospite d’onore Marc Lee.

 

Sarà anche l’occasione per la Compagnia di Sant'Andrea – Volo del ciuco, con Avis, Centro di Coordinamento Empoli Club ed associazione Archeologica Medio Valdarno di presentare la nuova edizione del Volo del Ciuco, con la partecipazione delle delegazioni dei tre Popoli: Empoli, Pontorme e Monterappoli, per rinnovare e riscoprire la tradizione empolese.

 

All’interno del palazzo è stata allestito il ‘Veglioncino in Mostra’: una ampia selezione di quelle pagine del quotidiano La Nazione con le riproduzioni storiche curate da Roberto Germogli - Fotocronache - e ristampate da 2F Pubblicità, corredate da fotografie e nomi, viene riproposta in questa mostra che celebra nel Veglioncino mascherato una delle tradizioni più care agli empolesi e non solo. Scrutate in quelle vecchie foto e fra i nomi di quelle didascalie e riconoscetevi: tutta la città è passata dal ‘veglioncino’.

 

La storia. La preparazione al veglioncino mascherato durava almeno sei mesi, tre mesi prima e tre mesi dopo l'evento: era un piccolo Festival di Sanremo, coinvolgeva tutta la città e davanti alla vetrina del Bar Italia, dove erano esposte le fotografie dei piccoli in maschera, si soffermavano un po’ tutti. Qualcuno distrattamente, altri con grande curiosità. Tutti comunque “non potevano non sapere”. La rilevanza della manifestazione era provata dall'ampio spazio che le veniva dedicato sulle pagine della cronaca di Empoli de La Nazione. Il giornale pubblicava fotografie ed articoli per molti giorni.Non era solo un pomeriggio di festa, era anche un evento cittadino che iniziava subito dopo Natale con la scelta delle maschere e la cucitura dei costumi. Si arrivava al giorno del Veglioncino trepidanti come il primo giorno di scuola, ma non per i bambini, che dopo aver diligentemente sfilato sul palco del Excelsior si rincorrevano fra loro a suon di coriandoli, stelle filanti e manganelli di gomma, bensì per i genitori che miravano dalle poltrone i loro piccoli gioielli agghindati come uova di Pasqua. Si trattava, negli anni '60, di un vero e proprio festival con i primi che si guadagnavano l'accesso alle fasi regionali che si svolgevano presso il locale Le Panieraie di Montecatini Terme, ove si radunavano le migliori mascherine della regione. Anche l'organizzazione, guidata dal signor Dino Ferretti del Bar Italia, era di primo piano. La festa aveva sponsor importanti, nella giuria figuravano i bei nomi della cultura empolese, per sottolinearne l'importanza raggiunta furono chiamati a presentare la serata alcuni “bravi presentatori” come Cino Tortorella, in arte Mago Zurlì.

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Ultimo aggiornamento: 19/03/2024 09:32

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