«Ecco i motivi delle nostre scelte»

Venerdì 8 giugno 2012 PISTE CICLABILI: NUOVO INTERVENTO DELL'ASSESSORE «Quella delle piste ciclabili è una scelta fondamentale per la città, una promessa f...
Data:

08/06/2012

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COMUNICATO STAMPA

Venerdì 8 giugno 2012

 

PISTE CICLABILI: NUOVO INTERVENTO DELL'ASSESSORE

 

 

EMPOLI. «Quella delle piste ciclabili è una scelta fondamentale per la città, una
promessa fatta ai cittadini. Non stiamo guardando al traffico di domattina ma
alla città fra dieci anni». Inizia così l'intervento che Niccolò Balducci, assessore
all'ambiente di Empoli, rivolge a tutti i cittadini dopo le varie prese di posizioni e
polemiche suscitate dalla realizzazione delle nuove piste ciclabili, in particolare
la pista che collegherà il ponte sull'Arno con piazza della Vittoria.

 

Perché la pista? «Nel programma del sindaco che ci siamo impegnati a
realizzare davanti agli elettori -dice Balducci- è scritto a chiare lettere che
incentivare la mobilità sostenibile è una precisa scelta politica di questa
Amministrazione. E una pista ciclabile sull'asse Sovigliana-Stazione è
indispensabile se vogliamo una città che punti alla ciclabilità».

 

Perché passare proprio di lì? Perché togliere una corsia? Perché quei
divisori?. «Le piste funzionano se seguono il tracciato più rapido: tutti gli studi
lo dimostrano. Togliere una corsia è inevitabile per fare una pista ciclabile a
doppio senso di marcia a norma di legge. Queste piste devono avere una
larghezza di 2,5 metri e, se fatte su sede stradale, un divisorio largo almeno 50
centimetri. La scelta di usare dei separatori messi in modo alternato ci permette
di rispettare la legge e di farlo nel modo meno invasivo».

 

Perché l’attraversamento da un lato all'altro di via Da Battifolle? «Fare le
pista ciclabile tutta sul lato sinistro di via Da Battifolle (venendo da Vinci)
sarebbe stato pericoloso, perché le biciclette, dopo via Pievano Rolando,
avrebbero dovuto spostarsi proprio al centro dell'incrocio a cinque braccia dopo
il semaforo. Facendo la pista tutta sul lato destro, gli autobus non sarebbero
riusciti a fare la curva per immettersi in piazza della Vittoria. A questo proposito
sono state fatte svariate prove con la società di trasposto pubblico».

 

Il traffico (automobilistico) peggiorerà? «Qui si torna alla premessa di fondo:
incrementare il traffico ciclabile su strade urbane significa togliere un po’ di
spazio alle auto. Ad ogni modo, dovremo verificare sul campo quanto fluida
sarà la viabilità delle auto. Siamo disponibili a effettuare miglioramenti ma la
scelta di fondo resta. La pista ciclabile ci sarà».

 

Perché pedonalizzare un pezzo di piazza della Vittoria? «La
pedonalizzazione è già stata “sperimentata” spesso, per eventi e spettacoli
organizzati da privati o dal Comune. Adesso lo sarà in maniera permanente. In
quel tratto, per altro, le macchine non possono già parcheggiare, perché c'è il
divieto di sosta. E anche in questo caso occorre essere consapevoli del fatto
che la pedonalizzazione, in ogni parte d'Europa, è un toccasana per il
commercio. Come succede in Austria, Germania, Francia, Svezia, dove le città
hanno i centri storici vivi e vivaci proprio perché sono interamente
pedonalizzati. E i centri commerciali ce l’hanno anche loro, e più grandi dei
nostri!».

 

Ambulanza. «In caso di emergenza le ambulanze possono passare dalla pista
ciclabile, che è larga 2,5 metri e consente il passaggio agevole ai mezzi di
pronto soccorso. Non solo: passando dalla pista ciclabile arriveranno prima a
destinazione».

 

Costi. «La realizzazione della pista ciclabile tra il ponte sull'Arno e piazza della
Vittoria costa al Comune 75mila euro, che comprendono: il rifacimento
dell'asfalto della pista, con l'applicazione delle resine antiscivolo; il totale rifacimento dei marciapiedi nel
tratto della pista in viale Battisti; l'installazione dei separatori e della segnaletica».
Guardare Empoli in prospettiva. «Le polemiche sorte attorno alle nuove piste ciclabili mi ricordano un po’
le assemblee che ho fatto sul porta a porta: le critiche erano legate più alla paura del cambiamento, che ad
una difficoltà reale. Ciò non significa che non si possano fare alcuni aggiustamenti, ma di pesare le critiche e
guardare a Empoli con un po' più di prospettiva». (dp)

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Ultimo aggiornamento: 19/03/2024 09:35

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