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COMUNICATO STAMPA congiunto Comune di Empoli – Asl 11 Empoli
EMPOLI – Educazione alimentare fra i banchi e durante i pasti nelle scuole di Empoli. Una campagna di sensibilizzazione per gli alunni delle primarie di primo grado e per le scuole dell’infanzia. L’obiettivo è quello di ridurre lo spreco concretamente, aumentare la quantità degli alimenti in esubero recuperabili ed educare al consumo consapevole ed al valore del cibo.
Per questo, in occasione della giornata mondiale dell’alimentazione, organizzata dalla Fao domani, giovedì 16 ottobre, il Comune di Empoli, l’Asl 11, i tre circoli didattici insieme alle rispettive commissioni mensa, composte dai genitori, hanno ideato un volantino che sarà distribuito ai 4.300 bambini e bambine delle scuole ‘materne’ ed ‘elementari’.
Nel volantino, dal titolo ‘Una scuola da leccarsi i baffi’, il dialogo a fumetti fra una mamma e sua figlia, che parlano della merenda da portare a scuola, si trova l’invito a consumare frutta, ma anche a seguire i consigli presenti proprio nella breve pubblicazione.
Il progetto prende avvio durante il passato anno scolastico da una serie di incontri tra le commissioni mensa dei circoli, i tre dirigenti scolastici, i rappresentanti del Comune e dell’Asl 11, in particolare dell’unita operativa Igiene della nutrizione, diretta dalla dottoressa Maria Giannotti la quale, insieme alla dietista Elena Corsinovi, ha collaborato col Comune per la rivisitazione della tabella dietetica che ha portato all’introduzionedi varie novità tra cui il piatto unico proposto ai bambini.
Lo scopo è stato quello di adeguare il menù alle nuove tendenze cercando di diminuire gli sprechi, fenomeno che negli ultimi tempi si era acuito.
Lo strumento è la sporzionatura che adesso avviene in due tranche, si tende a non riempire il piatto, si attende invece la richiesta della seconda porzione da parte del bambino.
“Oltre che uno spreco inaccettabile dal punto di vista etico - si legge nel volantino distribuito - l’eccessiva presenza di scarti, di regola, corrisponde alla mancata sazietà dei bambini, alla non copertura dei fabbisogni in nutrienti e all’insoddisfazione generale di utenti, docenti, operatori, genitori”.
Contestualmente il Comune ha trovato un’intesa con Re.So. Recupero Solidale che utilizzerà gli scarti dei pasti scolastici non sporzionati.
“Il successo dell’iniziativa – è scritto ancora nel documento che sarà distribuito - dipende dalla condivisione, coinvolgimento e collaborazione degli alunni e delle loro famiglie, degli insegnanti e operatori scolastici, degli addetti alla ristorazione, dell’Amministrazione Comunale e deglioperatori sanitari”. A questo punto non si può che chiudere con un ‘buon appetito’.