Descrizione
EMPOLI - Il Comune di Empoli è tra le oltre 50 amministrazioni toscane che ha aderito alla campagna Emergency chiamata 'R1pud1a', contro le guerre in corso e la corsa al riarmo. La campagna trae ispirazione dall'articolo 11 della Costituzione italiana, dove appunto si specifica che l'Italia ripudia la guerra. Il termine “ripudia” fu preferito ad altri verbi perché – come spiegò il presidente dell’Assemblea Costituente Meuccio Ruini – ha “un accento energico ed implica così la condanna come la rinunzia alla guerra”.
L'iniziativa pacifista è stata accolta dall'amministrazione, che ha provveduto ad appendere uno striscione fuori dal balcone del municipio di via Del Papa. Abolire la guerra è essenziale per la vera uguaglianza e giustizia sociale. I diritti umani sono il migliore antidoto alla guerra. L'appello vale per tutti i conflitti, da quelli purtroppo all'ordine del giorno di Gaza e Ucraina, a quelli meno noti ma comunque sanguinari.
"Pensare che la fine della Seconda Guerra Mondiale non ci abbia insegnato niente è qualcosa di terrificante - commenta il sindaco di Empoli, Alessio Mantellassi -. Quello che leggiamo tutti i giorni sui giornali ci dà un senso di precarietà e di impotenza che da decenni non provavamo. Ma ciò non deve scoraggiarci dal manifestare la nostra volontà di pace nelle zone di guerra e il diritto al mantenimento della pace in Europa. Per questo sosteniamo convintamente l'iniziativa di Emergency, certi che la politica e la diplomazia siano gli strumenti più giusti per non assistere più ai drammi contro popoli inermi e innocenti".
"Da concittadini di Gino Strada abbiamo sentito l'urgenza di aderire alla campagna di Emergency - spiega l'assessore alla Cultura della Pace, Matteo Bensi -. Quando ogni remora etica sembra caduta, Empoli conferma ogni giorno il suo No alle guerre come mezzo di risoluzione dei conflitti e come occasione di profitto e moltiplicazione degli interessi economico-finanziari".