Descrizione
EMPOLI - Consiglio Comunale dedicato alla manovra fiscale e alle imposte quello di ieri sera, mercoledì 30 luglio, a Empoli. La maggioranza ha approvato come spiegato in conferenza stampa questa mattina - le aliquote della TASI, la tassa sui servizi indivisibili introdotta dopo l’abolizione dell’IMU, la TARI per i rifiuti e ciò che resta dell’IMU.
Una specie di giungla contributiva commentano le consigliere di FabricaComune per la Sinistra Dusca Bartoli e Lisa Lavoratorini - che il legislatore nazionale ha prodotto seguendo i contorcimenti del populismo nostrano. La tassa sugli immobili (IMU) infatti ha seguito il destino dei vari governi e delle promesse elettorali, cambiando nome e natura più volte. Alla fine dei salmi il contribuente si ritrova con gli stessi soldi (o forse più) da pagare e con anche la beffa di dover compilare due bollettini anziché uno e di dover seguire le regole spesso arzigogolate di due norme. Quella che ora si chiama TASI infatti, di fatto, si tradurrà nella sostituzione della vecchia IMU sulla prima casa e si aggiungerà all’IMU sugli altri immobili ed alla tassa sui rifiuti concepita ancora sui metri quadri degli ambienti utilizzati e non, come invece si promette da anni, sulla effettiva quantità di rifiuti prodotti. Così è difficile far giocare all’imposizione fiscale il ruolo di redistribuzione delle risorse, solidarietà e giustizia che la Costituzione chiederebbe, oltreché usarle come incentivo di comportamenti virtuosi.
La manovra approvata dalla maggioranza contiene elementi positivi prosegue FabricaComune - che vanno nella direzione di sostenere i soggetti più deboli ed il sistema produttivo, spostando il peso sulla rendita improduttiva, ma con una timidezza secondo noi eccessiva.
È infatti vero che si stabiliscono detrazioni sulla prima casa per gli immobili di minor pregio, ma cosi facendo si considera esclusivamente la rendita catastale dell’immobile che non è detto sia rappresentativo del suo valore e tanto meno delle condizioni effettive della famiglia. Inoltre, si stabilisce un’area di esenzione per pensionati al minimo e lavoratori in difficoltà, ma si mettono una quantità tale di paletti che fa temere che i beneficiari potranno essere veramente pochi. In particolare abbiamo chiesto di togliere l’assurda regola per cui un disoccupato o cassintegrato che abbia avuto un reddito non superiore a 7500 euro nel 2013, per accedere all’esenzione debba non aver lavorato neppure un giorno nel 2014. Ci sembra veramente difficile spiegare ad un lavoratore in queste condizioni disperate che se lavora anche solo un mese stagionale o precario perde il diritto all’esenzione. Contemporaneamente si stabilisce un bonus di 25 euro a figlio senza riferimento al reddito familiare, beneficiando quindi, si può presupporre, anche famiglie benestanti. E soprattutto contemporaneamente si tiene l’aliquota IMU per le aree edificabili al valore base e si rifiuta di portare al massimo l’aliquota per le case ed i fondi commerciali sfitti, che sarebbe anche un modo per smuovere un mercato immobiliare e degli affitti comunque fermo in presenza di una sempre più drammatica emergenza abitativa, con sempre più famiglie in difficoltà a trovare casa a prezzi sostenibili.
FabricaComune per la Sinistra ha visto ‘bocciati alcuni suoi emendamenti: Ai nostri emendamenti che andavano in questo senso si è opposto il solito muro della maggioranza che, a parole sollecita proposte di merito e collaborazione alle opposizioni, ma concretamente, quando le facciamo, oppone una totale chiusura. Fino a respingere anche un odg che chiedeva semplicemente di poter esaminare nel dettaglio, nell’apposita commissione con l’ausilio delle aziende, i bilanci di Publiambiente e Publiservizi che poi costituiscono la base reale dei costi dei nostri servizi, in maniera che il consiglio acquisisse una consapevolezza vera delle cose che poi deve approvare. Siamo davvero rammaricati di questo comportamento che isterilisce il dibattito consiliare irrigidendo le posizioni ed impedendo che il confronto reale possa essere utile alla città. Speriamo sia solo la fase di avvio e che, maturando tutti un po’ più di esperienza, si possa stabilire un clima di rapporti più fruttuosi. Da parte nostra continueremo a proporre e a stare, come si dice, sempre nel merito delle cose.