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COMUNICATO STAMPA
Mercoledì, 10 agosto 2016
VIABILITA’
EMPOLI Il vicesindaco Franco Mori interviene segnalando che l’amministrazione comunale di Empoli, grazie al Biciplan, approvato in consiglio comunale nello scorso gennaio, ha già individuato soluzioni alternative a quella attuale sulla viabilità di via Chiarugi, situazione nota da tempo e su cui si è già lavorato.
«La nostra amministrazione comunale è a conoscenza della realtà di via Chiarugi e di quell’area. Il confronto con residenti e commercianti, su varie tematiche, è pressoché settimanale. Si tratta di una situazione assimilabile a tante strade italiane che si trovano nelle immediate vicinanze dei centri storici o di antichi borghi e che di conseguenza hanno avuto un’urbanizzazione risalente, talvolta, a qualche secolo fa. E’ il caso anche di via Chiarugi, che non più tardi di un centinaio di anni fa era uno strada che presentava gli stessi edifici di oggi e che era attraversata da carri con cavalli, barrocci trainati da buoi e non aveva ovviamente marciapiedi per i pedoni. Tra l’altro è una delle strade più importanti della Empoli antica, a due passi dalle mura del ‘castello’, da Porta Pisana, e si trova esattamente sulla direttrice che vedeva i mezzi arrivare da Firenze, entrare in quella che oggi è via Carrucci, procedere sulla attuale via Fratelli Rosselli, entrare in piazza della Vittoria e poi proseguire su via del Giglio, quindi via Lavagnini e poi via Chiarugi proseguendo verso Ovest, verso il mare o verso Lucca.
L’amministrazione comunale ha da qualche tempo avviato un ragionamento su questo tratto di viabilità, un’idea che va di pari passo con lo studio, redatto da architetti specializzati, del Biciplan, recentemente approvato in consiglio comunale.
Proprio via Chiarugi fa parte infatti del percorso della Ciclovia n° 3 (da Piazza della Vittoria a Marcignana, passando da Santa Maria) che comprende anche via degli Orti. Rientra nell’area del centro storico in cui, secondo il piano che non riguarda solo le piste ciclabili, ma in generale l’utenza debole della strada, quindi anche i pedoni, dovranno essere istituite le cosiddette ‘Zone 30’ di cui il sindaco Barnini ha già parlato. Aree in cui i mezzi a motori avranno un limite di velocità di 30 km/h, come già avviene in alcune zone di Empoli. Aree in cui il pedone e il ciclista avranno i loro spazi circoscritti e in cui la sicurezza per gli utenti ‘deboli’ la farà da padrona. In via Chiarugi il Biciplan prende in esame due soluzioni.
Entrambe, ovviamente per questione di misure e di spazi, stiamo parlando di una carreggiata stradale larga sei metri, non prevedono più la presenza di parcheggi per auto.
Una soluzione prevede l’allargamento dei marciapiedi su entrambi i lati, di cui uno ospita anche la pista ciclabile. L’altra soluzione vede marciapiedi, percorso ciclabile e strada su un unico livello. Questa ultima soluzione, molto simile ad alcune aree presenti nelle città del Nord Europa, è concettualmente moderna e spinge l’automobilista ad alzare la sua soglia di attenzione.
In ogni caso il Biciplan presentato pubblicamente mesi fa dimostra che il Comune aveva già pensato a via Chiarugi e a quella zona, ascoltando anche le segnalazioni già arrivate da residenti e commercianti.
Come già illustrato alla presentazione del Biciplan, si tratta di uno strumento da attuarsi nel tempo, individuando le priorità e ricercando le risorse necessarie. I temi chiave sui quali punta il Biciplan sono la ridistribuzione dello spazio e la sicurezza degli utenti: specialmente i più deboli. Il Biciplan ha proprio la funzione di individuare quali siano gli itinerari ciclabili portanti da realizzare e contestualmente proporre una importante moderazione del traffico, individuando un diffuso assetto urbano/residenziale a Zone 30 che garantisca un elevato standard di sicurezza, massimizzando la permeabilità tra una ciclovia e l’altra.
Uno strumento che dovrà fare da bussola per i futuri interventi, un documento patrimonio della città tutta e quindi anche delle future amministrazioni».