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COMUNICATO STAMPA
Mercoledì 22 maggio 2013
SANT’ANNA DI STAZZEMA
Il Comune di Empoli si unisce allo sdegno e alla rabbia delle altre istituzioni locali e nazionali, per la mancata riapertura, da parte della procura generale di Stoccarda, delle indagini sui cinque presunti autori dell’eccidio di Sant’Anna di Stazzema, dove il 12 agosto del 1944 furono massacrate 560 persone, tra cui numerose donne e bambini.
Il sindaco di Empoli, Luciana Cappelli, qualche mese fa, dietro richiesta del Consiglio Comunale, aveva inviato due lettere: una indirizzata alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, nella quale veniva richiesto al Governo italiano di esprimere formale protesta nei confronti delle istituzioni tedesche , e chiedendo con forza che venisse fatta giustizia nel rispetto del popolo italiano e di quello tedesco; e l’altra, accompagnata dall’ordine del giorno approvato dal Consiglio Comunale, era stata inviata alla Procura di Stoccarda, dove veniva espresso sdegno da parte delle istituzioni empolesi e della città, per l’archiviazione che la stessa procura ha disposto sull’indagine dell’eccidio nazista di Sant’Anna di Stazzema.
“Siamo vicini alle famiglie che vedono subire questa ulteriore ingiustizia – ha sottolineato il sindaco Luciana Cappelli - ed esprimiamo la nostra solidarietà al sindaco di Stazzema”.