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COMUNICATO STAMPA
Venerdì 29 marzo 2013
Una bella sorpresa, prima della festività di Pasqua, per il Comune di Empoli. La Regione Toscana ha deciso, nei giorni scorsi, di finanziare il progetto riguardante la ristrutturazione e l’ampliamento del Servizio educativo Centro “zero – sei” di via Cherubini, per un totale di 554 mila euro, a fronte del costo totale del progetto che è di quasi 792 mila euro.
L’importo del progetto, approvato dalla Giunta comunale, è suddiviso tra i 694 mila euro,per i lavori stessi, e 106 mila per somme a disposizione (Iva, spese tecniche ecc..). I lavori sono stati affidati il 19 marzo scorso alla ditta Ergo – Piani Srl di Firenze, aggiudicatrice dei lavori; e il capitolato di appalto prevede l’ultimazione in 360 giorni.
“Abbiamo appreso con estrema soddisfazione la notizia, da parte della Regione Toscana, di finanziare il progetto“zero – sei anni” – ha commentato l’assessore alle politiche educative e formative Eleonora Caponi – poiché si tratta di una sperimentazione che, con orgoglio posso affermare, il nostro Comune porta ormai avanti dalla fine degli anni ’80. Quindi, con la possibilità di ampliare la struttura di via Cherubini possiamo ancora intraprendere questo cammino, che mette al centro la realizzazione di strutture innovative in grado di superare la divisione fra il nido e la scuola dell’infanzia, e per offrire percorsi educativi integrati per gruppi di bambini e non più suddivisi per età”.
Si tratta di una struttura di particolare valore, che amplierà anche la capacità ricettiva: da 52 passeremo a 64 bambini, e poi sono previsti degli ampliamenti: uno spazio comune per l’accoglienza dei piccoli e dei genitori, e altri in grado di ospitare sia attività ludiche, che per il sonno e nuovi servizi igienici.
Verranno ampliati anche tre laboratori (lettura, attività scientifiche e movimento) e infine verrà ristrutturata la cucina interna del Centro.
“Con questo finanziamento – ha concluso l’assessore Caponi – siamo certi che possiamo portare avanti il progetto della continuità educativa, e quindi accompagnare il bambino nella sua crescita fino all’età di sei anni”. (pc)