Descrizione
COMUNICATO STAMPA
Lunedì 18 marzo 2013
APRITICENTRO! Domenica 24 marzo 2013 alle 17, sala Il Momento
EMPOLI - Due scansafatiche armati di caprette e piede di porco, tentano il colpo del secolo: svaligiare la banca del paese! Questo il ‘cuore’ dello spettacolo teatrale che andrà in scena domenica 24 marzo 2013 alle 17 alla sala Il Momento di Empoli, intitolato La presa d’Empoli con le caprette con Lapo Ciari e Fabio Di Gioia. Una lettura eroicomica del secondon canto del Neri.
Inserito nell’ambito della programmazione di Apriticentro!, lo spettacolo di domenica rientra nel cartellone delle iniziative realizzate dalla Associazione Archeologica di Volontariato Medio Valdarno in collaborazione con Territorio Teatro di San Miniato, ‘Teatro e archeologia’.
Calcoli errati e contrattempi portano, però, i ladri scansafatiche a ritrovarsi nel bel mezzo di un convegno di archeologi!. Uno spettacolo esilarante prima del quale sotto la guida della Associazione di Volontariato Archeologica, sarà possibile visitare le mura di Empoli. L’ingresso è gratuito. Per informazioni e prenotazioni telefonate al 329/7492308, inviate una email all’indirizzo territorioteatro@gmail.com o visitate il sito www.territorioteatro.it
Gli altri spettacoli teatrali della rassegna. Domenica 7 aprile 2013 alle 17, si terrà la performance degli allievi dello stage Scavo! con testi a cura di Leonardo Giovanni Terreni. Frammenti di letteratura archeologica, aneddoti e leggende che riaffiorano dalla buca del teatro, ricostruendo la vita dell’Associazione Archeologica attraverso la testimonianza della poesia e dei diari di scavo. Mentre l’ultimo imperdibile appuntamento, sabato 18 maggio 2013 alle 21, la prima assoluta del nuovo spettacolo di TerritorioTeatro dal titolo Rifùgiati - Distruzioni per l’uso, in collaborazione con l’Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti e la partecipazione straordinaria della Bladimiro Piccola Orchestra Swing.
Quattro attori (Matilde Mazzoni, Fabio Di Gioia, Sonia Benassai e Mariella Innone) si rifugiano assieme agli spettatori in una stanza male illuminata per sfuggire ai bombardamenti. Il pericolo diventa occasione di condivisione e di scoperta. Testimonianze, speranze, giochi e confessioni. Come ogni sera in quel luogo si compie un rituale al confine tra la vita e la morte che ricorda il teatro. Drammaturgia e regia sempre di Lapo Ciari. (pt)