Descrizione
EMPOLI – Immigrazione e migranti, due libri e un unico grande tema. Non hanno ancora un titolo ma un argomento sì. Quello dell’accoglienza diffusa in Toscana. Storie drammatiche che caratterizzano molti degli ospiti che l’area Empolese Valdelsa e tutta la Toscana ha ricevuto in questi ultimi anni.
Le loro vicende nascondono purtroppo esperienze di abusi, soprusi, fatti che mai nessuno vorrebbe vivere, pregiudizi, senso di invasione. Ognuno di loro è però accompagnato soprattutto da prospettive e aspettative per il loro futuro.
Dunque all’orizzonte ci sono due volumi, se ne è parlato nei giorni scorsi, lunedì 8 febbraio, nell’Auditorium del Liceo ‘Pontormo’ di Empoli. E’ stato un primo incontro di presentazione di un progetto ambizioso che coinvolge anche gli studenti. Presenti Maurizio Cei, operatore della cooperativa Colori, responsabile dell’accoglienza del Centro Migranti di Montelupo Fiorentino e di Capraia e Limite sull’Arno, insieme a uno dei migranti, Radeim Imbram, in arrivo dal Pakistan; gli studenti che hanno colto questa opportunità del laboratorio di scrittura ‘Homo videns’ di La Repubblica (da cui già nacquero i volumi ‘Codice a sbarre’ e ‘Sbarre d’Inchiostro’, sulle esperienze delle detenute della casa circondariale di Pozzale); la Casa Editrice Ibiskos Risolo con Antonietta Risolo e Monia B. Balsamello; e per il Comune di Empoli l’assessore alla cultura Eleonora Caponi.
L’intervento centrale è stato quello di Maurizio Cei che ha raccontato la propria esperienza, ma anche tradotto il racconto di Radeim Imbram, a cui gli studenti hanno rivolto numerose domande sul suo lungo viaggio dal Pakistan all’Italia. Cei è intervenuto spiegando il lavoro che svolge all’interno del Centro d’Accoglienza di Montelupo e Capraia e le motivazioni che lo hanno portato come cooperativa Colori a raccontare questi ragazzi. Giovani che hanno voglia di vivere e che non smettono mai di ringraziare il nostro paese per tutto quello che sta facendo in materia di accoglienza e cooperazione internazionale. «Io sono con loro tutti giorni – ha spiegato Maurizio Cei – parlo con loro in lingua inglese che conoscono perfettamente. Raccontare questa esperienza lavorativa e culturale attraverso loro e con loro è veramente importante. Nel libro ci saranno interviste e contributi vari. Con voi studenti, giovani che raccontano altri giovani, questa esperienza lascerà davvero il segno. L’obiettivo sarà quello di raccontare le storie di questi ragazzi in chiave positiva, pensando al futuro e con l’intento di smontare luoghi e pregiudizi».
«L’interesse e la sensibilità dimostrata dai ragazzi del ‘Pontormo’ negli incontri con le donne della casa circondariale – ha spiegato l’assessore Eleonora Caponi – mi fece pensare a quanta disponibilità i giovani abbiano nell’abbattere pregiudizi volendo costruirsi una propria opinione. L’emergenza migranti è un tema scarsamente conosciuto dai giovani e per questo invitai gli insegnanti a dedicare attenzione a questo argomento. A giudicare dalle tante classi coinvolte già un primo traguardo lo abbiamo raggiunto».
Dunque nei prossimi mesi prenderanno vita due volumi, due libri: uno scritto da Maurizio Cei, l’altro sorgerà dalla penna degli studenti, su coordinamento della Casa Editrice Ibiskos Risolo che poi li pubblicherà.