Descrizione
EMPOLI – Dirsi sì in un museo, o all’interno di un antico Chiostro, oppure tra quadri e opere immersi in una Galleria d’Arte. A Empoli è possibile farlo da molti anni.
La novità è che le cerimonie dei matrimoni civili possono adesso essere svolte in altri luoghi, non solo in centro storico.
Da oggi, infatti, anche i due borghi antichi della città vengono coinvolti: Pontorme e Monterappoli, aumentando così l’offerta a disposizione delle coppie che vogliono sposarsi in un luogo suggestivo o in un posto che per loro ha un significato importante.
La giunta comunale, nell’ottica di valorizzare sempre più il patrimonio storico-artistico empolese e per promuovere l’intero territorio ha deliberato di istituire, appena sarà dato il via libera dalla Prefettura di Firenze, un separato Ufficio di Stato Civile alla Casa del Pontormo e nei giardini di Pontorme e Monterappoli
Per le sale della Casa – Museo di Jacopo Carucci, detto il Pontormo, edificio tutelato e restaurato dieci anni fa, che si trova nel cuore della frazione, si attende anche il a ostadella Soprintendenza Belle Arti e Paesaggio in quanto ospita al suo interno anche la ‘Madonna del Libro’, copia cinquecentesca di un originale pontormesco, in deposito permanente dalle Gallerie degli Uffizi di Firenze.
Dunque oltre che al Museo del Vetro, al Chiostro e al Cenacolo degli Agostiniani, e alla Galleria d’Arte Moderna, in palazzo comunale, si inseriscono nella lista dei luoghi dove potersi sposare civilmente anche a Pontorme, la Casa del Pontormo e il Giardino dentro le Mura; a Monterappoli il Giardino della ex Scuola Collodi, lungo la via Salaiola.
Le tariffe sono differenziate per residenti e non residenti e per orario. La Casa del Pontormo è stata parificata, come costi, al MuVe e al complesso degli Agostiniani.
Nel dettaglio: per la fruizione della Casa del Pontormo 250 euro, dal lunedì al venerdì, 280 euro, nei giorni di sabato e domenica, per i residenti; 300 euro, dal lunedì al venerdì, e 320 euro, nei giorni di sabato e domenica, per i non residenti; per la fruizione del Giardino di Pontorme e del Giardino di Monterappoli la concessione dello spazio comunale è gratuita, con allestimento a cura dei diretti interessati.