Ora si Cambia: “La manovra cambia poco per le tasche dei cittadini. Dubbi sul calcolo delle tariffe”

Anche il gruppo consiliare ‘Ora si Cambia’ interviene sull’approvazione della manovra fiscale da parte del Consiglio Comunale. “Per noi – scrivono i consig...
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31/07/2014

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  • Comunicato stampa

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EMPOLI - Anche il gruppo consiliare ‘Ora si Cambia’ interviene sull’approvazione della manovra fiscale da parte del Consiglio Comunale. “Per noi – scrivono i consiglieri Alessandro Borgherini, Damasco Morelli e Beatrice Cioni – si tratta di una manovra che cambia poco per le tasche dei cittadini.

I saldi invariati dimostrano che qualche categoria potrà pagare meno, ma la sostanza del prelievo dalle tasche dei cittadini non cambia. La parte più difficile da digerire rimane la TARI, ovvero l'imposta sulla raccolta dei rifiuti, dove a nostro avviso era possibile arrivare ad una tariffa puntuale (ovvero paghi per ciò che smaltisci) e non all'ennesima patrimoniale sulla casa. Inoltre ci sarebbe bisogno di ripensare tutto il sistema.

Otto milioni l'anno per garantire il servizio di porta a porta sono troppi. Va ripensato tutto in funzione del risparmio e del mantenimento dei livelli di qualità ambientale”. Altri dubbi vengono espressi da Ora si Cambia: “Preoccupazione anche per l'indeterminatezza su come si arriva alla determinazione delle tariffe, sia sui servizi indivisibili della Tasi, sia sui costi industriali di Publiambiente sulla TARI. Questo rappresenta un rischio per il futuro, il pericolo è di esporre l'ente a ricorsi di famiglie e imprese per ottenere tariffe adeguate ai servizi fruiti”.

Borgherini, Morelli e Cioni intervengono anche sui Circoli Arci: “Esprimiamo infine piena solidarietà ai circoli ARCI che ieri sera sono stati oggetto di una vera e propria beffa. La maggioranza, infatti, dopo aver votato le tariffe e le relative deduzioni, ha pensato bene di presentare un ordine del giorno dove si auspicava delle riduzioni specifiche per queste importanti realtà, che rischiano di dover pagare delle tariffe notevoli essendo legate all'ampiezza dei locali. L'ordine del giorno doveva innanzitutto essere rivolto anche agli altri circoli ricreativi , quindi a ACLI e MCL, completamente dimenticati, ma soprattutto avrebbe potuto essere sostituito da qualche atto concreto e non propagandistico. Secondo questo comportamento della maggioranza, la prossima campagna elettorale forse non dovremmo essere noi quelli lasciati fuori dalla porta”.

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