Descrizione
EMPOLI – Una vera e propria maratona di lettura che permetterà di ascoltare i risultati di due anni di scrittura creativa, nelle strutture di salute mentale, guidati da Andrea Mancini, già docente dell’Università di Siena. Il libro intitolato “Partire stando fermi”, edito da La conchiglia di Santiago, un piccolo ma coraggioso marchio editoriale, sarà presentato al Museo del Vetro di Empoli venerdì 9 maggio 2014 dalle 17 alle 20. L’iniziativa è stata realizzata in collaborazione con la Asl 11 ed il Comune di Empoli.
In questo lungo periodo, scandito da appuntamenti quindicinali, sono stati elaborati tre straordinari diari di viaggio,“dentro e soprattutto fuori di sé”, scritti prima singolarmente, poi rielaborati collettivamente, da una cinquantina di utenti dei vari centri e strutture psichiatriche, ma anche da educatori e infermieri. Questo folto gruppo di persone si è lasciato condurre in una esperienza di scrittura davvero importante, dalla quale è stato trattoil libro “Partire stando fermi”.
Ognuno di questi tre viaggi parte dalla piazza dei Leoni di Empoli ed arriva fino a Roma, seguendo il percorso della via Francigena e incontrando la maggior parte dei paesi, dei personaggi, delle storie (reali e fantastiche) che ne caratterizzano il percorso, scrivendo via via molte riflessioni, desideri, bisogni personali, lasciandosi portare dalla corrente dell’immaginazione, in modo davvero esaltante. “Un libro che può essere letto in molti modi - scrive Mancini – nel senso che può interessare a più persone, ma che può essere gustato con un notevole vantaggio anche dal lettore comune, interessato più al viaggio che a chi l’ha scritto. Insomma un vero libro, che aspetta veri lettori”.
Da qui l’organizzazione della una maratona di lettura, che durerà almeno tre ore, e che coinvolgeràattori professionisti, ma anche curiosi, operatori sanitari, politici, negozianti, artigiani e, naturalmente, anche i cinquanta autori del libro e i loro parenti. Quando qualcuno si annoierà, potrà spostarsi in altre sale del MuVe, nella parte espositiva, dove si potranno ammirare alcune opere del laboratorio di pittura, o nella parte video, dove ci sono davedere una serie di filmati di notevole interesse, piccole clip, film di finzioneche fanno soprattutto capire l’importanza del lavoro creativo in questo particolare settore della sanità.
Nella prefazione al libro Giuliano Casu, direttore del Centro di salute mentale, ha scritto: “La scelta del tema del viaggio (anzi direi, del Viaggio) da parte di Andrea Mancini, la considero un’intuizione molto interessante proprio perché il viaggio sollecita di per sé le potenzialità espressive della persona. Scrivere è sempre affrontare un viaggio metaforico che ha a che fare con la nostra interiorità. In questo senso la letteratura ci ha regalato viaggi straordinari, da quello di Ulisse nell’Odissea a quello di Dante nella sua Commedia. Il viaggio immaginato nei nostri Centri ripercorre gli antichi itinerari che conducevano i pellegrini medioevali a Roma, capitale della Cristianità. Il cammino lungo la via Francigena (ma anche quello che conduce a Santiago di Compostela o quello che porta i fedeli musulmani alla Mecca), ha il significato di un viaggio interiore che porta alla elevazione dello spirito e all’autentica liberazione dell’individuo. Ma anche un percorso riabilitativo in Salute mentale ha un significato simile: è un percorso di liberazione dai fantasmi che impediscono la piena libertà della persona, la sua espressività, il raggiungimento dell’autonomia personale. Aver condotto per mano i nostri utenti lungo i luoghi ora fantastici ora reali da loro immaginati lungo la via Francigena è stato un modo per prepararli a confrontarsi con la vita reale, una vita fatta di incontri, relazioni e imprevisti e di questo siamo tutti, operatori e utenti, grati ad Andrea”.