Protocollo contro il disagio scolastico

Mercoledì 21 dicembre 2011 POLITICHE EDUCATIVE Affrontare ancora più efficacemente il disagio scolastico, che si manifesta sempre più precocemente tra i ba...
Data:

21/12/2011

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COMUNICATO STAMPA

Mercoledì 21 dicembre 2011

 

POLITICHE EDUCATIVE

 

EMPOLI. Affrontare ancora più efficacemente il disagio scolastico, che si manifesta sempre più precocemente tra i bambini e le bambine, accompagnato da comportamenti aggressivi, difficoltà a rispettare le regole, difficoltà di apprendimento e mancanza di autonomia. É questo il senso del protocollo d'intesa per la realizzazione della procedura per la prevenzione integrata del disagio scolastico che Comune di Empoli, Asl 11, Società della salute e istituti scolastici cittadini hanno firmato stamattina (mercoledì 21 dicembre 2011) in municipio.

 

Presenti Eleonora Caponi, assessore alle politiche educative di Empoli, Barbara Zari, dirigente scolastico del primo circolo, Eva Bianconi, dirigente scolastico del secondo circolo, Luidiana Mercati, dirigente scolastico del terzo circolo, Rossana Ragionieri, dirigente scolastico delle scuole medie “Busoni-Vanghetti”, Miranda Zacco, per l'istituto superiore “Fermi-Da Vinci”, Daniela Mancini, dirigente scolastico dell'istituto superiore “Ferraris-Brunelleschi”, Federico Torrigiani e Manuela Tamburini, dell'Area minori e famiglie dell'Asl 11. Hanno aderito anche l'istituto superiore “Virgilio” e il liceo scientifico “Il Pontormo”.

 

«Rispetto al precedente protocollo del 2006 la novità sta nel veder coinvolte la Asl 11 e la Società della salute e i tre circoli didattici empolesi con le loro scuole primarie e dell'infanzia -dice Eleonora Caponi- ed è importante questa inclusione perché le manifestazioni di disagio scolastico stanno apparendo in età sempre più precoce, addirittura dai primi anni della scuola dell'infanzia. Quindi i tre circoli didattici non potevano continuare a stare fuori dal protocollo, perché se si riesce ad analizzare e a lavorare sul disagio appena si manifesta, si evita poi che si ripeta anche nei gradi successivi di istruzione scolastica. Il protocollo vedrà coinvolte anche le associazioni di settore».

 

La procedura integrata per la prevenzione del disagio scolastico prevede che non appena un alunno o uno studente manifestino un disagio, che in genere si accompagna ad aggressività, mancato rispetto delle regole, difficoltà di apprendimento, di relazione o mancanza di autonomia, insegnanti e operatori valutino subito la situazione. Coinvolgendo la famiglia, si stabiliscono azioni a sostegno del bambino e un progetto che prevede l'intervento della scuola, ma anche della Asl o del Centro minori, e delle associazioni con le quali le scuole collaborano in questo settore.

L'obiettivo è capire fin da subito l'origine del disagio, per adottare immediatamente gli interventi più adatti. Molto spesso, infatti, il disagio a scuola nasce da problemi extra scolastici, per cui occorre sì aiutare il bambino, ma anche assistere la famiglia con i servizi sociali.

 

In certi casi, può accadere che la famiglia rifiuti di riconoscere che il proprio figlio abbia bisogno di aiuto. Il protocollo firmato oggi mette in condizione i servizi di assistenza di contattare la famiglia e metterla di fronte alle proprie responsabilità, di farsi carico del disagio manifestato, migliorando la qualità dell'intervento e creando una rete attorno alle scuole, al bambino e alla stessa famiglia. (dp)

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Ultimo aggiornamento: 19/03/2024 10:40

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