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COMUNICATO STAMPA
Sabato 17 marzo 2012
SCUOLA-CARCERE. Incontro all’auditorium del liceo “Il Pontormo”
EMPOLI. Auditorium del liceo scientifico “Il Pontormo”. Alle 10 di questa mattina (venerdì 16 marzo 2012) circa un centinaio di studenti, in prevalenza ragazze, hanno partecipato all’incontro-dibattito “Oltre i muri”, il progetto scuola-carcere realizzato al liceo scientifico “Il Pontormo” con la Casa circondariale femminile di Empoli, e alla presentazione del libro “Alice nel paese delle domandine”, prodotto dal laboratorio di scrittura creativa di Sollicciano, che raccoglie i racconti delle detenute del carcere fiorentino.
Presente all’iniziativa, che si è svolta anche grazie al contributo del Comune di Empoli, il vicesindaco ed assessore alle politiche sociali, Carlo Pasquinucci che ha sottolineato «quanto sia profondamente poco democratico sentirsi dire che, il fondo destinato al disagio e alla non abilità, è stato azzerato e che la nostra Regione cercherà di intervenire in qualche modo. E democrazia – continua Pasquinucci – significa pensare a tutti e quando dico tutti, significa tutti. Ma senza risorse, da soli, non ce la facciamo e trovo aberrante non tenere di conto di questi problemi».
Daniela Lastri, consigliere regionale, ha riconosciuto quanto sia importante «riflettere sulla specificità delle donne in carcere, attraverso questo libro che racconta di una ‘Alice nel paese delle domandine’, attraverso la quotidianità, le emozioni. Valorizzare tutto questo, come il percorso di scrittura creativa, è strumento di forza, da’ loro la possibilità di potersi esprimere».
«I sentimenti che possono ritornare – spiega Lastri – possono alleviare la durezza, quella corazza che ti allontana dal resto del mondo. La scrittura aiuta a combattere le ansie, a confermare la parola che è identità. Sono davvero contenta che i giovani come voi – ha concluso – si interessino di carcere, del carcere, ma soprattutto delle persone che sono in carcere».
Franco Corleone, garante dei diritti dei detenuti del Comune di Firenze, che conosce bene gli Istituti regionali toscani ed italiani, ha centrato il suo intervento su come prima le carceri fossero vicine al centro della città ed i cittadini parlavano con i detenuti, mentre adesso le carceri sono “lontane”; ora non si riesce più a vedere chi è ristretto. «ll carcere di Empoli – spiega Corleone - non ha vissuto situazioni di emergenza per sovrapopolamento dei detenuti, come Sollicciano, ma altre traversie, che in molti di noi conoscono bene. Adesso ci sono le detenute comuni – continua Corleone - sperando che torni ad essere carcere di sperimentazione con la sua rivista “Ragazze Fuori”, e sempre meno di costrizione. E cito il cardinal Martini: che il carcere sia un luogo di seria ed austera risocializzazione. Il carcere deve responsabilizzare persone adulte e non creare una sorte di infantilizzazione generale».
«Il percorso che stiamo facendo con il liceo è molto valido - ha sottolineato la direttrice della Casa circondariale femminile di Empoli, Antonella Tuoni - ed a breve queste studentesse incontreranno coloro che vivono ‘oltre i muri’. Vorrei anche aggiungere che sono stati fatti ancora dei tagli alla scuola in carcere. Ma noi andiamo avanti e speriamo di poter riavere con noi anche la rivista “Ragazze Fuori”».
La presentazione del libro Alice nel paese delle domandine si è tenuta alla presenza dell'autrice, Monica Sarsini, scrittrice e artista fiorentina che da tre anni per l’associazione “Il giardino dei ciliegi”, un giorno la settimana, entra in carcere e tiene un corso di scrittura creativa alle inquiline della sezione femminile. Da questo laboratorio è nata l'idea del libro, che raccoglie le storie delle detenute, con le “domandine” che sono i mille moduli da compilare all’amministrazione penitenziaria per qualsiasi richiesta o desiderio.
Maria Grazia Grassi, vice commissario di Polizia Penitenziaria della Casa circondariale di Empoli, ha raccontato le origini del corpo di polizia penitenziaria, spiegandone l’evoluzione nei ruoli, negli obiettivi e nel rapporto con il detenuto.
L'incontro è stato introdotto dalla dirigente del liceo Pontormo, la professoressa Daniela Borghesi.(pt)