Quattro generazioni alla ex Vetreria Taddei per ricordare gli empolesi deportati l'8 marzo '44

C’erano gli studenti della scuola seconda di primo grado Busoni-Vanghetti, ma c’era anche Ugo Morchi, 94 anni, nato il 15 marzo 1922 a San Vincenzo a Torri...
Publication date:

08/03/2016

Argomenti
Tipologia di contenuto
  • Comunicato stampa

Descrizione

EMPOLI – C’erano gli studenti della scuola seconda di primo grado Busoni-Vanghetti, ma c’era anche Ugo Morchi, 94 anni, nato il 15 marzo 1922 a San Vincenzo a Torri, ex giovane operaio della Vetreria Taddei di Empoli.
Almeno quattro le generazioni di empolesi presenti questa mattina, 8 marzo, alla commemorazione del 72° anniversario della deportazione. Furono sequestrati dai nazi-fascisti 55 cittadini di Empoli, tra cui 26 operai della ex Vetreria Taddei, quindi portati a Firenze e da lì in treno nei campi di sterminio nazisti: il rastrellamento iniziò l'8 marzo 1944.
La cerimonia si è sviluppata fra piazza della Vittoria, con la messa nel santuario della Madonnina del Pozzo, officiata dal proposto Don Guido Engels e da padre Romeo Piroli, e via Fratelli Rosselli, presso il monumento che ricorda la deportazione, dove l'amministrazione comunale ha deposto una corona di alloro alla targa con i nomi dei cittadini che furono internati

Presenti i rappresentanti delle forze dell'ordine, delle associazioni combattentistiche e dei deportati e i familiari delle persone che non tornarono dai campi di sterminio.

Per il Comune di Empoli ha preso la parola Eleonora Caponi, assessore alla cultura e alla memoria. «Questa commemorazione è un momento importante di trasmissione della memoria della città - ha detto - di racconto e di testimonianza. Ai ragazzi va l'invito a assimilare il più possibile esperienze ed emozioni da queste giornate. Ognuno di noi deve tornare a casa con la coscienza più ricca e con lo spirito di voler combattere queste ingiustizie. Vi invito ad essere coraggiosi e a decidere sempre da che parte stare. La pace si costruisce ogni secondo della nostra vita. Ed è grazie a queste testimonianze che possiamo consegnare alle generazioni che verranno dopo di noi un futuro migliore e più carico di solidarietà e umanità».
Da parte di Sauro Cappelli, presidente onorario Aned Empoli, il racconto di quel tragico giorno e di un altro episodio che avvenne pochi giorni prima, il 22 gennaio sempre del ’44, nel quale perirono 8 operai della Vetreria a causa di una bomba incendiaria sganciata da un aereo.

Tante anche le testimonianze che, sotto una leggera pioggia, sono state riportate dagli studenti delle classi terze della ‘Busoni-Vanghetti’. Alle celebrazioni hanno partecipato, fra gli altri, il consigliere regionale Enrico Sostegni, l’assessore del Comune di Castelfiorentino Laura Rimi, l’assessore del Comune di Gambassi Terme Andrea Mezzetti, la consigliera comunale del Comune di Capraia e Limite Eleonora Nencioni, il presidente del consiglio comunale di Empoli Roberto Bagnoli, gli assessori del Comune di Empoli Arianna Poggi e Fabrizio Biuzzi, alcuni consiglieri comunali, vari rappresentanti dell’Aned locale, il dirigente del commissariato di polizia di Empoli Francesco Zunino, il capitano della Compagnia Carabinieri di Empoli Giorgio Guerrini, il comandante della polizia municipale dell’Unione dei Comuni Annalisa Maritan, il comandante della stazione carabinieri di Empoli Giuseppe Carfora, i vigili del fuoco col capo distaccamento di Empoli Marco Profeti, la polizia stradale, l’associazione degli ex carabinieri. Presenti anche i gonfaloni del Comune di Montelupo Fiorentino e dell’Avis.

Ultimo aggiornamento

Last modified: 28/03/2024 19:08

Sito web e servizi digitali OpenCity Italia distributed by Bit4ID · Accesso redattori sito