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COMUNICATO STAMPA
Sabato 30 novembre 2013
CULTURA. Oggi, sabato 30 novembre 2013 la cerimonia di consegna
EMPOLI. E’ stata una cerimonia colma di emozione, applausi per tutti coloro che ogni giorno combattono con la malattia fino all’ultimo giorno della loro vita, insieme a persone che hanno «fatto propria la sofferenza altrui». Questo è il ‘cuore’ della ventesima edizione della massima onorificenza cittadina empolese, il Sant’Andrea d’Oro, che Carlo Pasquinucci vice sindaco del Comune di Empoli ha consegnato alla Associazione Sostegno Terapeutico Riabilitativo Oncologia (A.S.T.R.O.). Sono intervenuti: Paolo Scardigli, presidente di Astro; Claudio Caponi, vice presidente di Astro; Renato Colombai, direttore sanitario della Asl11 di Empoli; Maria Teresa Gemelli che segue in prima persona il progetto Arco (assistenza relazionale continua in oncologia) e con piacevole sorpresa l’oncologo Gianmaria Fiorentini, che ha operato nella nostra città dieci anni collaborando alla realizzazione della guida ‘Diritti dei malati oncologici’.
Nelle prime file alcuni dei fondatori di questo importante percorso umano: Foresto Mostardini, Teresa Buglione, Elisa Riboldi ma soprattutto i volontari ed i cittadini che conoscono Astro per sofferenza, professionalità, carità e solidarietà. Presente la Giunta Comunale di Empoli; marco Bagnoli, capogruppo del Partito democratico in Consiglio Comunale; Vittorio Bugli, assessore alla Presidenza della Regione Toscana; Brenda Barnini, Enrico Sostegni sindaco di Limite, i canottieri di Limite, la Misericordia, le Pubbliche assistenze di Empoli e tanti tanti altri, intervenuti a questa bella festa della città celebrando l’associazione Astro.
«Astro ha fatto propria la sofferenza altrui, operando in silenzio in una maniera eccezionale, dando un servizio straordinario alla nostra città, perché nessuno è immune dalla malattia e solo chi ha conosciuto come lavorano queste persone possono capire il significato delle mie parole» – ha detto Carlo Pasquinucci, vice sindaco di Empoli, dando il benvenuto a tutti i presenti -. Paolo Scardigli, presidente di Astro ha sottolineato quanto questa associazione collabori strettamente, fianco a fianco, ogni giorno con la Asl 11 come supporto, i volontari che sono tanti ed i tanti cittadini fondamentali con le loro donazioni che hanno permesso l’acquisto di strumentazioni mediche, chirurgiche e diagnostiche, utili nella cura dei tumori, corsi di riabilitazione per i pazienti oncologici, punti informativi utili ad orientare il malato ed il familiare durante un periodo così delicato della propria vita. Astro è nata da una intuizione – ha continuato Scardigli – di più soggetti, alcuni dei quali sono qui con noi, Foresto Mostardini, Teresa Bugnone, Claudio Caponi, Gianmaria Fiorentini, Alessndro Reggiani che ci ha mandato i suoi cari saluti. E poi ci sono loro che meritato un grande applauso, le donne di Astro, il vero cuore pulsante della nostra vostra associazione, che tutte le settimane incontrano tante persone e che hanno fatto propria la sofferenza altrui sovrapponendola alla propria aggiungerei alla motivazione del Sant’Andrea».
Renato Colombai ha parlato di Astro per quello che fa e come lo fa, in sinergia tra le associazioni ed i cittadini. «Dove c’è la cura – ha detto Colombai – deve esserci la solidarietà, la generosità, l’attenzione. Quest’anno il Sant’Andrea d’Oro è ben riposto» - ha concluso Colombai -.
Claudio Caponi ha parlato come questa grande intuizione abbia affrontato il problema della fine della vita dando una dignità di persona a tutto il percorso della vita. «Dovremo fermarci ad ascoltare senza interrompere per ché aiuta a capire, perché capire aiuta a tradurre – ha dichiarato Caponi -. Togliere la dignità alla malattia, occuparci della persona, impedire che l’ammalato si isoli, questa è Astro».
Maria Teresa Gemelli del progetto Arco (assistenza relazionale continua in oncologia) ha spiegato la forza di questo grande progetto di amore per tutti quei pazienti dove la malattia è vinta dalla malattia e che il malato fino all’ultimo giorno della vita non può e non deve essere abbandonato.
Il Sant’Andrea d’Oro è un appuntamento che ormai è entrato a far parte della cultura e tradizione della nostra città, è un attestato di benemerenza a quei cittadini che, per impegno e solerte operosità, si sono distinti nel campo della cultura, delle arti, del lavoro in ogni sua espressione, della politica, dello sport, della solidarietà. Nel 1994 il riconoscimento viene conferito a tutti coloro che hanno dato prezioso esempio di solidarietà umana, superando le cento donazioni di sangue. Vengono premiati alcuni donatori del Gruppo Donatori di Sangue Fratres- Empoli e Avis Empoli.
Nella memoria storica di questo riconoscimento, ricordiamo a chi è stato assegnato: nel 2012 è stato conferito a Rossella Orlandi e Theodossia Tziveli; nel 2011 al ‘Centro Aiuto Donna Lilith’; nel 2010 alla Associazione ‘Noi da Grandi’ ed alla ‘Piccola casa della divina provvidenza Cottolengo’; nel 2009 alle ‘Forze dell’ordine’; nel 2008 la massima onorificenza è stata conferita alla famiglia Bagnoli, fondatrice dell’industria Gelati Sammontana; nel 2007 a sei operatrici sanitarie che lavorano nell’ospedale San Giuseppe e che hanno svolto periodi di lavoro all’interno di progetti di cooperazione internazionale (Serena Caliari, Rita Cerri, Luisa Croxatto, Paola Elia, Antonella Ninci, Laura Spillone); a don Corso Guicciardini nel 2006; ai fondatori del ‘Premio Pozzale-Luigi Russo’ nel 2005; a Giovanna Salvadori nel 2004; ad associazioni ed operatori della disabilità nel 2003; alla memoria di Romano Bertolaccini e Sergio Valentini nel 2002; a Gino Strada, con il conferimento della cittadinanza onoraria nel 2001; nel 2000 alla associazione nazionale partigiani italiani, associazione nazionale perseguitati politici italiani antifascisti, associazione nazionale combattenti e reduci, associazione nazionale ex deportati politici, associazione nazionale mutilati e invalidi di guerra.