Sottopasso, l'assessore Mori fa chiarezza sull'allagamento dell'opera di Ponte alla Stella

Ancora il sottopasso di Ponte alla Stella all’attenzione della discussione consiliare in aula dopo l’allagamento della struttura nella notte tra il 29 e 30...
Data:

22/07/2014

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  • Comunicato stampa

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EMPOLI - Ancora il sottopasso di Ponte alla Stella all’attenzione della discussione consiliare in aula dopo l’allagamento della struttura nella notte tra il 29 e 30 giugno a Empoli. L’assessore ai lavori pubblici Franco Mori ha risposto nella seduta straordinaria di ieri sera, lunedì 21 luglio, all’interrogazione dei consiglieri Alessandro Borgherini e Damasco Morelli di Ora si Cambia. L’assessore ha iniziato ricordando l’eccezionalità dell’evento atmosferico: “Basta solo dire che in 20 minuti sono venuti giù 42 millimetri di pioggia, 76 millimetri in quella nottata alla stazione di rilevamento di Monteboro”. Per quanto riguarda il reticolato idraulico, in merito alla situazione del Rio Vitiana, segnalata dalla stessa ANAS e da Rfi, Mori ha prodotto la risposta fornita dal Consorzio di Bonifica in cui si spiega che “a prescindere da qualsiasi manutenzione, peraltro fatta regolarmente, gli inconvenienti che si sono verificati solo in parte dipendono dal Rio Vitiana: l’acqua precipitata quella notte avrebbe comunque prodotto una situazione critica e problemi di quel tipo”.

Mori ha spiegato che al momento dell’arrivo sul posto del personale tecnico del Comune è stato riscontrato “il non corretto funzionamento dell’impianto di sollevamento. In particolare alla mezzanotte e mezzo le tre pompe non erano funzionanti perché era scattato l’interruttore di linea nonostante fosse realizzato per far lavorare insieme i tre impianti. Tra l’altro lo scatto dell’interruttore generale si è verificato per una seconda volta dopo poco tempo. Quindi è stato deciso – ha raccontato in consiglio comunale l’assessore Mori - di riavviare solo due pompe che peraltro ci siamo accorti avevano un anomalo funzionamento. Anche per questo abbiamo deciso come Comune di portare sul posto e avviare una nostra pompa idrovora. Solo alle 5 del mattino di lunedì 30 giugno è giunta sul luogo la ditta dell’impianto elettrico che, appunto, ha verificato un eccessivo consumo di energia elettrica. Non era infatti corretta la sequenza delle fasi di partenza di corrente e le fasi delle pompe. In pratica le due funzionanti giravano al contrario e pompavano una quantità irrisoria di acqua. Una volta ripristinata la fase corretta il consumo di energia elettrica si è dimezzato a fronte di un giusto funzionamento che in breve ha svuotato il sottopasso, tanto che abbiamo spento l’idrovora comunale. Va detto che l’inversione della fase è forse dovuta al nuovo montaggio dei cavi elettrici rubati pochi giorni prima”.

Sul fronte collaudo amministrativo, i cui dubbi erano stati sollevati da Borgherini e Morelli, l’assessore Mori ha spiegato che “la consegna anticipata dell’opera, avvenuta nel rispetto di tutte le procedure è prevista dall’articolo 230 del codice degli appalti, nonché, giustamente, come avviene in questi tipi di strutture, anche dalla convenzione originaria sottoscritta tra Rfi, Anas e Comune. Non avrebbe avuto alcun senso non usufruire dell’opera, aspettando i sei mesi necessari che servono fra l’ultimazione dei lavori e la relazione delle contabilità finali e il collaudo tecnico amministrativo. In pratica, basandosi su quella tempistica amministrativa, il sottopasso sarebbe stato aperto a fine novembre”.

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