Si rafforza la collaborazione fra Comune e Lilith. Il sindaco Brenda Barnini: «Insieme per la prevenzione e il contrasto del fenomeno della violenza sulle donne»

Firmato un protocollo d’intesa con la presidente delle pubbliche assistenze riunite Eleonora Gallerini

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EMPOLI – È una collaborazione e una vicinanza che forse non avevano bisogno della firma di un protocollo d’intesa, ma certamente adesso questo legame si fa ancora più stretto e consolidato. Il sindaco di Empoli Brenda Barnini ha siglato un documento insieme alla presidente del Centro Aiuto Donna Lilith Eleonora Gallerini, anche presidente delle Pubbliche Assistenze Riunite di Empoli.
Da anni l’amministrazione comunale e questo fondamentale presidio per la tutela e la protezione di donne e bambini vittime di violenze in famiglia lavorano assieme per garantire che tutte le loro attività proseguano e si rafforzino e per sensibilizzare la popolazione su tematiche così delicate che sono di primaria importanza.
È stato firmato ieri, venerdì 28 giugno, in palazzo comunale il “Protocollo d'intesa per la promozione di strategie condivise finalizzate alla prevenzione e al contrasto del fenomeno della violenza nei confronti delle donne”.

«La Lilith è una delle realtà associative più importanti della nostra città e da anni esiste un rapporto di collaborazione con l'amministrazione comunale. Ringrazio l'assessore Torrini e la Presidente Gallerini – ha detto il sindaco Brenda Barnini – per aver lavorato alla stesura di un protocollo di intesa che ci consentirà di strutturare ancora di più questo rapporto. La violenza di genere è una delle grandi emergenze del nostro tempo figlia di modelli relazionali sbagliati e difficile da estirpare dalla società. Poter contare sul lavoro volontario e indispensabile della Lilith è per tutte le istituzioni del territorio fondamentale per dare risposte concrete alle vittime di violenza ma anche per promuovere percorsi educativi contro gli stereotipi e il bullismo nelle nostre scuole».

Protocollo intesa contro violenza donne«Dopo tanti anni di collaborazione  fra centro Lilith e amministrazione comunale siamo cresciuti per dare al nostro territorio una serie di servizi come il centro antiviolenza e le case rifugio. Adesso stiamo realizzando anche una casa di ‘seconda accoglienza’ che aiuterà le donne nel loro inserimento nella società. Si rivolge a coloro che non sono in grado di avere una rete per continuare da sole il cammino di rientro nella vita di tutti i giorni. Darà ospitalità a tempo determinato con la possibilità di formarsi e trovare lavoro. Sarà un ulteriore sostegno nel cammino di autonomia. Lavoriamo poi per la sensibilizzazione nelle scuole tramite il progetto SOS Relazioni  che ha coinvolto quest’anno quindici classi di scuole primarie e secondarie di primo e secondo grado. Gli studenti e le studentesse hanno partecipato a quattro incontri laboratoriali in classe, tenuti dalle psicologhe di Lilith sul contrasto alla violenza di genere e le pari opportunità, oppure su bullismo e cyberbullismo. In tutto sono stati coinvolti, nelle varie classi, oltre 300 studenti grazie al contributo del Comune – spiegano Eleonora Gallerini e Maya Albano - » .

«La violenza contro le donne è la prima causa di morte delle donne tra i 16 e i 44, ma purtroppo è un fenomeno sommerso di cui poco si parla e che ancor meno si denuncia . Per questo oggi – ha sottolineato l’assessore alle politiche sociali Valentina Torrini – è prioritario rafforzare la rete tra i soggetti che operano sul territorio, come la Lilith, per promuovere politiche di prevenzione e offrire un sistema condiviso di assistenza e sostegno alle donne e ai minori che hanno subito violenza».

Ecco gli obiettivi prioritari che si intendono perseguire:
Mettere a punto procedure e azioni integrate tra i diversi organismi per assicurare una globalità di sostegno anche sul piano multiculturale;
Fornire assistenza e sostegno alle vittime della violenza intra ed extrafamiliare, in tutte le fasi del percorso di uscita dal maltrattamento;
Promuovere azioni comuni per affrontare le aree di criticità (emergenza, sostegno alle donne sole, violenza alle donne anziane o straniere, violenza assistita);
Monitorare le attività realizzate dai singoli organismi, valutandone l’impatto, i punti di forza e le criticità;
Sviluppare un piano annuale di programmazione condivisa;
Promuovere strategie pubbliche di intervento contro la violenza su donne e minori, ed azioni specifiche sui problemi rilevati; collaborare nella formazione degli operatori coinvolti nell’accoglienza, consulenza, orientamento, presa in carico delle donne maltrattate;
Coordinare e incrementare la raccolta dei dati sulla violenza, favorendo l’elaborazione di statistiche relative all'andamento del fenomeno;
Promuovere campagne di informazione e sensibilizzazione;
Promuovere la ricerca delle cause, conseguenze, costi e prevenzione della violenza;
Concorrere all’individuazione di strategie di prevenzione e intervento sulle cause e le situazioni che possono portare a agire o subire violenza.