Affido familiare, Lucia Mostardini: «Per crescere un bambino ci vuole un villaggio. Costruiamolo»

 

EMPOLI – Emozioni e riflessioni profonde ieri sera, mercoledì 1 aprile, al cinema La Perla di Empoli per l'iniziativa finale del progetto 'Mi fido di te', che ha affrontato il tema dell'affido familiare. Il progetto è stato possibile grazie al CAE - Centro Accoglienza di Empoli, (insieme con: Agesci, ASL 11 - Centro Affidi 'La Cicogna', Associazione Videa, Misericordia di Montelupo, Parrocchia Santa Verdiana e cooperativa sociale Il Piccolo Principe) che ha usufruito del finanziamento erogato dal CESVOT.

 

La serata è stato un ulteriore momento per sensibilizzare la città su questo tema e per dare conto dei risultati dell'intero percorso. Le famiglie affidatarie di minori hanno raccontato le loro esperienze e poi c’è stata la proiezione del film "La mia casa è la tua" (docu-film di Emmanuel Exitu).

 

«L'affido familiare è una forma di accoglienza meravigliosa e totalizzante, come è emerso dalle testimonianze e dal film in proiezione – spiega l’assessore alle politiche sociali Lucia Mostardini, presente ieri sera all’incontro – ed è "per sempre", anche se temporaneo. E' importante ricordare che possono diventare genitori affidatari coppie e single, indipendentemente dai limiti di età e dal vincolo matrimoniale, e che l'impegno può assumere tante forme flessibili, può essere part time, residenziale e anche diurno. Basta quindi anche solo una parte del proprio tempo da dedicare al sostegno di una famiglia in temporanea difficoltà e all'accoglienza di un bambino. Spesso grazie agli affidi familiari, anche part time, si riesce a prevenire l'istituzionalizzazione di bambini e a garantire maggiori possibilità a famiglie che vivono situazioni di fragilità».

 

«Durante la serata – prosegue Lucia Mostardini – è stato citato un famoso proverbio africano "per crescere un bambino ci vuole un villaggio" e il Comune di Empoli è orgoglioso di aver ospitato la serata conclusiva del corso di formazione "Mi Fido Di Te", realizzato grazie alla collaborazione di istituzioni e associazioni ed alla partecipazione di tante persone che hanno seguito il corso, per costruire il "villaggio"».

 

Il progetto ha previsto la realizzazione di due corsi di formazione, a Empoli e Castelfiorentino, che sono stati partecipati e che hanno consentito ai corsisti di acquisire maggiori strumenti, sia pratici che teorici, per gestire affidi di minori in difficoltà.