Bimbi saharawi ambasciatori di pace in Comune

 

 

EMPOLI - Solidarietà e attenzione ai bambini saharawi e, attraverso di loro, piccoli ambasciatori di pace, al loro popolo costretto a vivere nei campi profughi al confine col Sahara Occidentale.

Sono stati accolti nella sala del consiglio comunale di Empoli 9 bambini che da un mese e mezzo ormai sono ospiti di alcuni Comuni dell’Empolese Valdelsa grazie all’associazione Hurria, il cui responsabile Andrea Mezzetti, da molti anni impegnato nell'accoglienza dei figli dei profughi.

Domenica prenderanno la via di casa per tornare al confine con la loro terra, nel deserto dell’Algeria, dopo essere stati un mese e mezzo in Italia: due settimane a Fucecchio, due a Certaldo e altre due a Castelfiorentino dove ora si trovano.

Ieri, nel tardo pomeriggio, la visita in Comune ricevuti dal sindaco Brenda Barnini, dal presidente del consiglio comunale Roberto Bagnoli, dal vicesindaco Franco Mori, insieme agli altri assessori Andrea Taddei, Fabrizio Biuzzi e Fabio Barsottini e ai capigruppo Dusca Bartoli (FabricaComune per la Sinistra) e Iacopo Mazzantini (Partito Democratico).

I nove bambini, cinquemaschi e quattro femmine di 10 anni, si sono accomodati sugli scranni della maggioranza insieme agli accompagnatori: oltre ad Andrea Mezzetti, erano presenti rappresentanti delle associazioni che stanno aiutando Hurria nel soggiorno dei bimbi, dalle Pubbliche Assistenze Riunite con la presidente Eleonora Gallerini a Fekria, la giovane accompagnatrice che ha portato i piccoli in Italia.

A introdurre l’esperienza di questi ‘piccoli ambasciatori di pace’ Abdulahi Mohamed Salem, rappresentante Saharawi per la Toscana che ha ribadito la situazione drammatica che sta vivendo il proprio popolo: “Questi bambini sono i figli dei bambini che 35 anni fa fuggirono nei campi profughi. Rappresentano il futuro di un popolo in fuga. Sono testimoni della complessa situazione di sospensione che da quarant'anni sta vivendo il nostro popolo. I viaggi in Europa di questi piccoli ambasciatori saharawi hanno il duplice scopo di richiamare l'attenzione su questa vicenda ancora non risolta e di permettere agli stessi bambini di conoscere altre realtà”.

Andrea Mezzetti ha ricordato che i bambini sono anche sottoposti a un programma di controllo sanitario, altrimenti impossibile nei campi algerini.

Dal 1992 l’associazione Hurria di San Miniato è impegnata in questi viaggi che hanno coinvolto nel tempo decine e decine di bimbi.

“Il problema del popolo saharawi - ha detto nel suo intervento il sindaco Barnini – è una questione internazionale. Non devono essere spenti i riflettori della comunità su questa situazione che da anni interessa un intero popolo. Un popolo a cui vail nostro plauso per l'atteggiamento pacifico che in tutti questi anni ha scelto di adottare nel perseguimento della propria autodeterminazione, un atteggiamento che andrebbe sostenuto come esempio da imitare per affrontare tanti altri conflitti nel mondo. Abbiamo il compito di fare da cassa di risonanza come istituzione. Dobbiamo risvegliare le nostre coscienze.Ringrazio le associazioni di volontariato che da anni sono impegnate per l’accoglienza di questi bambini che nelle nostre città riescono a vivere momenti di serenità. Ringrazio anche i piccoli per la loro testimonianza”.

Il presidente del consiglio comunale Bagnoli nel suo intervento ha richiamato l’attenzione al diritto all’infanzia, il consigliere comunale Dusca Bartoli di FabricaComune ha chiesto una maggiore attenzione dell’Europa alla promozione della pace e ha chiesto il riconoscimento della Repubblica del Saharawi. Allo stesso tempo il collega del PD Mazzantini ha voluto allontanare dall’aula consiliare “il pericolo dell’indifferenza”, ha confermato che la situazione del popolo saharawi sarà seguita e ha voluto sottolineare il ruolo di rappresentanti di pace per sensibilizzare sul diritto di essere riconosciuti dal mondo intero.