Brenda Barnini: «Borgo Pontormese esempio per il mondo delle associazioni, sede meritata»

Inaugurazione alla ex scuola di piazza Marchetti, nel cuore del borgo, col presidente Laschetti e il parroco Don Joseph

Sede associazione Borgo Pontormese Empoli

EMPOLI – Taglio del nastro e brindisi questa mattina, sabato mattina, 24 marzo, a Pontorme, nella vecchia scuola del borgo.

È stata inaugurata la nuova sede dell’associazione Borgo Pontormese, da 10 anni ormai promotrice delle iniziative che animano la frazione.

Il presidente del Borgo Pontormese, Paolo Laschetti, ha fatto gli onori di casa, era presente anche il parroco della vicina chiesa di San Michele Arcangelo, Don Joseph, per la benedizione dei due locali, e il sindaco di Empoli Brenda Barnini.

«Non ero ancora sindaco quando, oltre 4 anni fa – ha spiegato Brenda Barnini – parlai della questione sede con il presidente Laschetti. Finalmente ci siamo riusciti. Quando il Comune destina un proprio immobile a un gruppo di cittadini che si sono riuniti per fare delle cose buone per il proprio paese o quartiere significa che ravvede nella loro attività un ruolo positivo per tutta la cittadinanza. Ed è il caso del Borgo Pontormese che rappresenta un vero punto fermo per tutti.Questa sede, la ex scuola non è del sindaco, è del Comune, di tutti i cittadini. E il Borgo Pontormese se l’è meritata grazie alle tante attività messe in atto in questi anni. Tante associazioni chiedono una sede, a volte non riusciamo a dare risposta a tutti. Per il Borgo sono stati dieci anni di lavoro e di capacità di tenere assieme il tessuto sociale di questo piccolo grande centro storico. Sono un modello eun esempio positivo per tante associazioni».

Il presidente Laschetti: «Siamo insieme da dieci anni e avere oggi una sede è per noi fondamentale, per l’organizzazione degli eventi e per riunirci. Col tempo, dalla rievocazione del Volo del Becco, abbiamo pensato a Pontorme in festa, evento che raccoglier divertimento, spettacolo, tradizione e cultura. Tutto quello che abbiamo fatto è frutto di tante collaborazioni, ma io voglio ricordare coloro che non ci sono più. Fiorenzo Sostegni, il primo che, attraverso la ricerca storica, scoprì la tradizione del volo del becco; poi Giuseppe Pigna, primo presidente; Edo Arrighi, Mauro Chiavacci, primo a realizzare un becco in carta pesta, e poi anche Fiore Pelagotti. Ringrazio la parrocchia che ci ha ospitato per tanti anni e chi ci ha aiutato. Ringraziamo anche l’amministrazione comunale per la disponibiltià e la sensibilità che tutte le volte ci dimostra».