Cento anni dalla nascita del sindaco Mario Assirelli, il ricordo in consiglio e un evento tutto dedicato a lui

 

 

EMPOLI – La Città ha ricordato e ricorderà ancora i 100 anni dalla nascita di Mario Assirelli, uno dei personaggi della vita pubblica che hanno più caratterizzato lo sviluppo e la modernizzazione di Empoli, protagonista indiscusso della vita politica, sociale e istituzionale. Mario Assirelli è nato a Empoli il 3 marzo 1916 e si è spento il 5 marzo 2008.

Su proposta delle consigliere comunali di FabricaComune per la Sinistra, Dusca Bartoli e Samuela Marconcini, il prossimo venerdì 22 aprile, alle 18, al Museo del Vetro, in via Ridolfi, si terrà uno speciale ‘Venerdì in Archivio’ dal titolo ‘Un Sindaco e la sua città’ – Mario Assirelli a 100 anni dalla sua nascita. Sarà presente il sindaco di Empoli Brenda Barnini, coordina Samuela Marconcini, interviene Giovanni Gozzini dell’Università di Siena sull’aspetto politico, mentre Carlo Baccetti, dell’Università di Firenze, interverrà sulle attività da amministratore. Sono anche previste le testimonianze di coloro che saranno presenti al MuVe. Anche nella seduta del consiglio comunale di ieri sera, martedì 12 aprile, la prima parte è stata dedicata dal presidente dell’assemblea Roberto Bagnoli a Mario Assirelli. un intervento iniziale di Brenda Barnini che ha voluto sottolineare ringraziare «le consigliere Bartoli e Marconcini per aver sollecitato il ricordo nel centesimo dalla sua nascita. ll contributo che Mario Assirelli ha dato alla storia della nostra città deve diventare per tutti noi che facciamo parte del consiglio motivo di studio e approfondimento dei mutamenti economico-sociali di Empoli.

La sua costante attenzione costante attenzione al mondo del lavoro; la preoccupazione che lo sviluppo economico che investiva Empoli in quei decenni andasse a migliorare concretamente le condizioni di vita dei lavoratori; le azioni positive per rendere possibile l’inserimento delle donne nell’attività produttiva e la loro emancipazione sociale; la necessità di rendere concreta la solidarietà e la coesione sociale. Di lui vorrei ricordare due opere che caratterizzano la nostra città ancora oggi, il Mercato Ortofrutticolo di Avane, che oggi ha un’altra funzione, e il Palazzo delle Esposizioni. Per far capire quanto quest’uomo pensasse a lungo raggio. Ma anche nella vita istituzionale fu innovatore, si devono a lui la nascita delle commissioni ‘ambiente e territorio’ e ‘sviluppo economico e lavoro’». La consigliera Samuela Marconcini (FabricaComune per la Sinistra) ha conosciuto Mario Assirelli non di persona ma attraverso il libro di Baccetti: «Di lui mi ha colpito come ha sempre tutelato le realtà economiche locali di pari passo ai lavoratori. Di Assirelli vorrei anche ricordare il suo costante impegno antifascista, se Empoli è divenuta una fucina importante di antifascismo a livello regionale e nazionale lo si deve anche alla sua esperienza». Damasco Morelli (Ora Si Cambia) ha invece conosciuto Assirelli: «Faceva parte di una classe politica di rilievo, la sua capacità di stare con la gente sui problemi al di là delle ideologie era la cosa che mi colpiva di più. Lui sapeva mescolarsi alle questione della popolazione. Non a caso è stato per 20 anni sindaco». Alessio Mantellassi (Partito Democratico) prosegue nel percorso che ha portato recentemente a intitolare lo slargo di fronte a via Ridolfi, su piazza Guido Guerra, al primo sindaco di Empoli, Gino Ragionieri: «Credo sarebbe bello ricordare un altro protagonista della vita politica della nostra Empoli, un vero e proprio simbolo della città, intitolando anche a lui uno spazio, una strada. Iniziamo quindi un ragionamento su questo, mi pare una proposta doverosa verso un uomo che ha segnato la recente storia empolese».

Lorenzo Ancillotti (Questa è Empoli) ha raccontato un aneddoto diretto di Assirelli «che ho avuto il piacere di conoscere, essendo da sempre amico della mia famiglia e anche grande frequentatore di uno dei miei formatori, Monsignor Cavini, Proposto di Empoli per qualche decennio. Assirelli veniva a visitare proprio l’archivio storico della Collegiata di Sant’Andrea e rimase colpito dal fatto che colui che era responsabile dell’Opera del Duomo fosse definito ‘operaio’. Ebbene in un’occasione ci disse ‘Mi piacerebbe essere ricordato dalla gente come un buon operaio per la città di Empoli’.

 

MARIO ASSIRELLI - Mario Assirelli, Empoli, 3 marzo 1916 - 5 marzo 2008. La vita di Mario Assirelli si intreccia fin da giovanissimo con il movimento antifascista empolese: nel 1932, dopo l’ondata repressiva che aveva investito i militanti politici e sindacali clandestini con arresti, condanne al carcere e al confino Mario Assirelli, assume il compito di ricreare il gruppo dirigente del movimento. Nel triennio 1937-1939, nell’ambito di una massiccia attività repressiva dell’antifascismo nell’empolese sfociata in quattro grandi processi celebrati dal Tribunale Speciale Mario Assirelli, falegname e attivista comunista, fu arrestato e condannato a tre anni di reclusione.

Dopo l’internamento in vari capi di lavoro in Germania ed il rientro in Italia, Assirelli entrò in Consiglio comunale, eletto nelle liste del partito comunista, dal 1946 fino al 1985, ricoprendo dal 1950 le cariche di assessore nelle giunte ragionieri ed amministrando la città da sindaco per vent’anni, dal 1960 al 1980.