Con 'Platea Cibis' lo street food di qualità Ponzo Pellegrini ai commercianti: «Ripensare l'orario, in centro aperti nelle ore di pranzo»

Da venerdì 2 a domenica 4 ottobre, dalle 10 alle 24

 

EMPOLI – Dal panino con il lampredotto, un classico da queste parti, ai più introvabili arrosticcini abruzzesi, che hanno riscosso un clamoroso successo a Beat. Dalla paella alla pita greca: il cibo di strada torna a Empoli, grazie a un lungo week end dedicato al cibo popolare, italiano e internazionale.

Per la prima volta la città ospita ‘Platea Cibis’ - Cibi di strada e sapori della cucina popolare. Un grande evento dedicato allo "street food" nazionale e non solo che si svolgerà in piazza Farinata degli Uberti.

Dai colori rosso e giallo degli stand di ‘Sicilia Viva’, nello scorso fine settimana, intorno ai Leoni della fontana del Pampaloni grandi protagonisti saranno sapori e odori della gastronomia del ‘belpaese’, europea e anche del Sud America.

«E’ la prima edizione di questo evento ormai riconosciuto e di grande qualità – spiega Lapo Cantini, responsabile di Confesercenti Empolese Valdelsa – che si terrà da venerdì 2 a domenica 4 ottobre, dalle 10 alle 24: una ventina gli espositori selezionati, provenienti come detto da Italia, Europa e anche oltre».

L'iniziativa è promossa da Confesercenti e Anva Confesercenti che, nell'anno di Expo, legandosi all'alimentazione e alla sua cultura, ha ideato questo viaggio tra i gusti e i prodotti tipici delle varie regioni per far conoscere e valorizzare le tipicità enogastronomiche del nostro paese. ‘Platea Cibis’ è una manifestazione itinerante che viene ospitata nelle principali piazze italiane con grande successo e partecipazione di pubblico. L'appuntamento di piazza Farinata degli Uberti vede il patrocinio del Comune di Empoli.

«Platea Cibis – spiega Tommaso Lunghi, di Anva Confesercenti Nazionale – presenta diciannove tra operatori ed espositori che avranno un impatto visivo importante sulla piazza. Una "passerella" di "saperi culinari" della tradizione italiana, tra cibo da strada e antichi sapori, che va dal panino al lampredotto toscano, al maialino sardo, dagli arancini e cannoli siciliani, agli arrosticini abruzzesi. Ma si potranno gustare anche piatti della cucina di strada internazionale che sono parte della storia dello street food: la paella spagnola o la pita (e i souvlaki) greci. Ci sarà la Sardegna con i suoi prodotti tipici; l'Abruzzo, la Puglia con le bombette pugliesi, i birrifici artigianali (italiano quello di Montelupo e un rappresentante della Repubblica Ceca), poi Spagna, Messico, la Grecia con il mussakka, ma anche la carne dell’Argentina, il Brasile, tornando all’Italia un banco siciliano che porterà il pistacchio di Bronte e anche gli arancini».

Platea Cibis è stato presentato questa mattina nella sala ‘Virgilio Carmignani’ del Comune anche da Antonio Ponzo Pellegrini, assessore alle attività produttive: «Ringrazio Confesercenti per il percorso che stiamo portando avanti da circa un anno. Grande collaborazione e voglia di dare uno slancio al nostro centro storico. Per aver portato Platea Cibis a Empoli abbiamo ricevuto i complimenti, si tratta di un evento di alta qualità. Una manifestazione assolutamente a costo zero che ha l’obiettivo di rendere il centro storico sempre più frequentato, e allo stesso dare meno spazio al degrado. Mi auguro che i commercianti sapranno raccogliere questa sfida così come per Empolissima, in programma domenica 11 ottobre. La mia proposta-provocazione è quella di stare aperti con orario continuato anche a pranzo in quella domenica. La rivolgo ai negozi del centro storico. Pensateci, dico ai commercianti, è un tentativo da fare, che vale la pena sperimentare anche in altri giorni della settimana. Ci sono tante persone, dipendenti di uffici o aziende che una passeggiata in centro storico la farebbero volentieri nella pausa pranzo, magari con la voglia di comprare anche qualcosa. Tornando a Platea Cibis sarà sicuramente l'occasione per mangiare a pranzo e a cena a cielo aperto in una bella cornice come è piazza Farinata degli Uberti».