Consiglio Comunale: un odg contro la legge sulla Legittima Suspicione

COMUNICATO STAMPA

Empoli, 6 settembre 2002

Approvato a maggioranza nella seduta del 5 settembre 2002

A sostegno della mobilitazione civile e democratica contro l'approvazione della legge

Il Consiglio Comunale ha approvato con 17 voti a favore e 4 contrari, un ordine del giorno sulla partecipazione alla mobilitazione civile e democratica contro l'approvazione della legge sulla Legittima Suspicione. L'ordine del giorno è stato presentato dalla maggioranza insieme con Rifondazione Comunista.

"Vista la decisione frettolosamente assunta il 1° agosto dalla maggioranza in Senato con l'approvazione della nuova legge sul legittimo sospetto - si legge tra l'altro nell'ordine del giorno -; ritenuto che in linea generale, nel quadro complessivo del nostro ordinamento giudiziario, che differisce profondamente da quello di altri paesi Europei, le norme introdotte determinano il più grave vulnus mai consumato al principio costituzionale della eguaglianza dei cittadini davanti alla legge, determinando di fatto due regimi giudiziari differenziati a seconda del potere politico, della visibilità e della capacità economica degli imputati; considerato che la fretta con cui si cerca da parte della maggioranza di introdurre la nuova normativa, non prevista nel programma di governo, appare motivata esclusivamente dall'interesse personale del presidente del Consiglio Silvio Berlusconi e del suo Avvocato Cesare Previti (...); ritenuto tuttavia che l'operazione fa parte di un disegno complessivo più ampio e ancora più grave di delegittimazione ed umiliazione della magistratura e del Presidente della Repubblica (...); ritenuto che con questo provvedimento, che segue un provvedimento altrettanto significativo quale la legge sul conflitto di interesse, si chiude una operazione di svuotamento sostanziale degli istituti di democrazia sanciti dalla Costituzione (...); ritenuto che le conseguenze di atti di questo rilievo determinino il nostro futuro ed il futuro dei nostri concittadini di Empoli in misura ancor più significativa degli atti che comunemente approva il Consiglio Comunale (...); rilevato che questa scelta non può che, inevitabilmente, determinare una risposta forte e di massa da parte delle forze democratiche e costituzionaliste ed una lacerazione profonda, senza precedenti nella storia repubblicana, nel corpo sociale", il Consiglio Comunale impegna tra l'altro il Sindaco, la Giunta ed il Presidente del Consiglio Comunale "ad inviare una lettera a tutti i Capigruppo della Camera dei Deputati con la quale si chieda di non votare a favore della legge in oggetto, o almeno, di tenere conto delle critiche dell'opposizione; a chiedere al Presidente della Repubblica di non firmare la promulgazione della legge; a partecipare con una ampia delegazione istituzionale (...) alle principali manifestazioni popolari di opposizione alla legge in oggetto; ad assumere ogni altra iniziativa atta ad informare la popolazione circa la gravità della situazione che si determina a seguito di questa e altre leggi eccezionali (...)".