Funzioni e dipendenti trasferiti da ex Provincia a Regione, gli uffici non si spostano e restano all'Unione dei Comuni

 

EMPOLI – La Toscana è stata la prima Regione italiana a dotarsi di una legge di riordino istituzionale per risolvere il nodo del riassorbimento delle funzioni e del personale delle Province. E’ dello scorso ottobre la legge con la quale la Regione Toscana ha di fatto accettato la sfida lanciata dalla riforma Delrio, una legge, la numero 22 del 2015, con cui il Consiglio regionale ha approvato il riordino delle funzioni provinciali con l’elenco del personale provinciale trasferito alla Regione. Alla base il fatto che debba essere garantita la presenza dei servizi già attivi sul territorio. In questo modo la Regione Toscana ha cambiato pelle: non più solo ente di legislazione e programmazione ma anche ente che gestisce direttamente molte funzioni, cambiando il suo rapporto con i cittadini. Con questa riforma quasi mille dipendenti sono passati dalle Province alla Regione: 1050 per l'esattezza. In virtù di un accordo fra Unione dei Comuni e Regione circa 25 dipendenti rimangono a lavorare nell’Empolese Valdelsa, sono ex dipendenti della Provincia di Firenze che lavoravano negli uffici dell’Unione dei Comuni, in piazza della Vittoria a Empoli, e che restano nella stessa sede dove erano prima impiegati visto che lì sono stati mantenuti gli uffici territoriali. A Empoli i settori sono: agricoltura, caccia, difesa del suolo, risorse idriche e ambiente. Funzioni che la Provincia aveva a sua volta delegato, per la zona Empolese Valdelsa, al Circondario. All’Unione ci sono anche le altre funzioni trasferite dai Comuni dell’Empolese Valdelsa: sociale, polizia municipale e protezione civile. A queste si aggiungono le funzioni associate come turismo, formazione, personale e Centrale Unica di Committenza (CUC). Per il cittadino non cambierà dunque assolutamente nulla, gli uffici non cambiano le loro funzioni e si trovano sempre nello stesso luogo. Questa mattina il sindaco di Empoli, presidente dell’Unione dei Comuni Empolese Valdelsa e vice sindaco della Città Metropolitana di Firenze, insieme al sindaco di Montespertoli Giulio Mangani, con delega al bilancio e personale per l’Unione, ha ospitato l’assessore alle riforme istituzionale della Regione Toscana Vittorio Bugli, con il quale è stata illustrata la novità.

 

 

VITTORIO BUGLI – «La Regione Toscana avrà circa 25 dipendenti in piazza della Vittoria che svolgeranno anche sportello per agricoltura, caccia e pesca, ambiente e energia, difesa del suolo e protezione civile e servizi trasversali. Altre 25 persone circa saranno collocate in via delle Fiascaie, sempre a Empoli, per formazione e lavoro e nei centri per l'impiego i quali, ricordo, nell’Empolese Valdelsa, presentano anche altri due sportelli, a Castelfiorentino e Fucecchio. L’impegno è dunque di circa 55 persone. Il Comune di Empoli ha dato la disponibilità in via delle Fiascaie, pur di tenere vicini i settori della formazione e del lavoro, di concedere gli spazi in modo gratuito alla Regione. Dal 1 gennaio siamo operativi in tutta la Toscana con questa nuova modalità conseguente a quella che è la più grande riforma nella pubblica amministrazione mai fatta in questo Paese negli ultimi decenni. La Toscana è la prima regione che ha messo in pratica la riforma e l'unica partita dai primi del 2016. Ricordo anche che contestualmente è stato costituito un ufficio per le opere stradali e la viabilità regionale, quest’ufficio per esempio è quello che segue la nuova strada 429. Da una lato proviamo a portare unitarietà nelle materie; dall'altro la Regione torna ad occuparsi di cose che non aveva più e deve essere presente ancora di più sul territorio, andando ad ascoltare e conoscere quali sono i bisogni dei cittadini. I nostri uffici sul territorio di Empoli devono essere in grado di avere una concertazione con i sindaci dei vari Comuni, dialogando con essi. Anche stavolta Empoli sarà un modello interessante in questo senso da cui prendere spunto in questo periodo di rodaggio».

 

BRENDA BARNINI – «Abbiamo alle spalle un anno caratterizzato da una fortissima trasformazione dal punto di vista istituzionale a seguito della legge Delrio e alla legge regionale che, prima assoluta in Italia, ha consentito alla Toscana di riassorbire le funzioni delle Province. Da anni la nostra zona è abituata a un decentramento dei servizi e in questa trasformazione poteva esserci il rischio di depauperare quelle certezze a cui i nostri cittadini sono abituati. Bene, nonostante i timori di qualcuno, nessuno dei servizi, nessun front office si è allontanato e non verrà allontanato. I servizi restano prossimi ai cittadini. Un traguardo raggiunto grazie al lavoro dell'Empolese Valdelsa e agli impegni presi dalla Regione. Nessun servizio, dunque, si allontanerà da qui. Un argomento che nella campagna elettorale fu ai primi posti e che oggi trova un concreto risultato tangibile da tutti, basta entrare negli uffici di piazza della Vittoria. Non abbiamo portato a Firenze le storiche funzione ex provinciali. L’Empolese Valdelsa rappresenta una delle zone in cui la Regione Toscana scommette. Questa è la risposta più concreta a chi ha sventolato per mesi la bandiera del pericolo che tutto sarebbe scomparso».

 

GIULIO MANGANI – «Stiamo illustrando un importantissimo traguardo che permette all’Unione dei Comuni del Circondario Empolese Valdelsa di realizzare anche delle economie di scala, ottimizzando le risorse. La convivenza con gli uffici regionali è un successo di tutti, primo dei cittadini e delle imprese. Mantenere le funzioni sul territorio significa mettere in atto, insieme alla Regione Toscana, un modello che va incontro alle esigenze di chi lavora. Penso alle centinaia di aziende agricole che quotidianamente si rivolgevano agli uffici del Circondario prima, dell’Unione poi, e adesso della Regione, ma sempre a Empoli. Smentiamo così coloro i quali avevano annunciato che quest’area avrebbe perso servizi e centralità. Noi continueremo a investire nell’Empolese Valdelsa per i nostri cittadini e per le imprese che qui investono».