L'eurodeputato Nicola Danti a Santa Maria a Ripa per visitare il complesso e valutare finanziamenti

 

EMPOLI – L’europarlamentare del PD Nicola Danti, fiorentino, ha visitato questa mattina, lunedì 10 novembre, il complesso di Santa Maria a Ripa, a Empoli. E’ stato il sindaco di Empoli Brenda Barnini a invitare l’eurodeputato a conoscere le potenzialità della struttura della Diocesi di Firenze e lo spirito di iniziativa che anima la parrocchia al fine di recuperare e restaurare tutti gli edifici attorno alla chiesa.

La visita dell’Onorevole Danti, arriva a seguito di contatti tra l’amministrazione, la parrocchia e la Misericordia. La volontà di recupero e valorizzazione del complesso si scontra con la difficoltà da parte di tutti i soggetti coinvolti a reperire le risorse necessarie al restauro, valutabile in circa 2 milioni di euro.

L’incontro si è svolto alla presenza di Alberto Michelucci, direttore del consiglio parrocchiale, di Fabrizio Sestini, direttore della Misericordia empolese, del geometra Andrea Nannoni, incaricato della Diocesi a seguire i lavori, del ragionier Carlo Sarri, dell’economato diocesano, e del vice parroco Padre Manoj.

E’ stato un primo approccio per valutare la possibilità di accedere a bandi dell’Unione Europea per finanziare l’opera di ristrutturazione dell’ala del convento ancora da recuperare. In questi anni sono già stati portati a compimento lavori nella cappella della Santissima Concezione, col restauro degli affreschi del Bonini in cupola, poi l’oratorio, la copertura del complesso, altre opere nella chiesa e il chiostro. Ora sono stati avviati opere alla canonica. In questo periodo i frati francescani sono ospiti nella parrocchia di Avane.

«Ringrazio l’Onorevole Nicola Danti per la sua disponibilità – ha detto il sindaco di Empoli Brenda Barnini – la sua presenza a Santa Maria a Ripa è garanzia dell’interessamento in sede europea verso un progetto che potrebbe riqualificare un bene di grande valore per lo storico quartiere di Santa Maria e per tutta la città. I locali, una volta recuperati, potranno avere funzioni sociali, di aggregazione, e magari anche ricettive».