L'ispettore di polizia municipale Guido Scali va in pensione

Da 37 anni lavora per la città e l’amministrazione comunale

 

EMPOLI - Era il 1 giugno 1978 quando Guido Scali entrò nel corpo della polizia municipale di Empoli. Allora si diceva semplicemente che era diventato un vigile urbano. All’epoca aveva 25 anni, è nato infatti il 18 maggio del ’53, e alla soglia dei 62 anni, l’ispettore sta per andare ufficialmente in pensione.
Nato e residente a Castelfiorentino, è rimasto quindi castellano doc, ma ha sempre lavorato a Empoli, dove ha anche studiato, entrando in Comune con un concorso quando a guidare l’amministrazione comunale era il sindaco Mario Assirelli, proseguendo poi con le amministrazioni Calugi, Rossi, Bugli, Cappelli e ora con Brenda Barnini.
Sono stati 37 anni di servizio che Scali racconta con ancora tanta passione, dalla prima auto di servizio a qualche episodio davvero particolare: «Ricordo ancora la prima vettura, era una Fiat 128 di colore blu, la scritta ‘vigili urbani’ non era fatta con l’adesivo, ma era dipinta sugli sportelli da un decoratore col pennellino, faceva sia lo stemma sia le lettere. Oltre che in auto ero anche in servizio sulle moto. A quel tempo ogni Comune organizzava i vigili come credeva meglio, non era certo come oggi con un unico corpo per tutta l’Unione dei Comuni».
È cambiata molto anche la viabilità: "Quando iniziai il ponte Calamandrei così come lo conosciamo noi non c’era, ma c’era il ponte Bailey. Non c’era neanche il ponte sull’Orme di via Berni. Ho visto costruire tutto lo svincolo di Avane e il parco di Serravalle dell’architetto Ristori, via delle Olimpiadi si fermava a via Guido Monaco, poi, dopo lo stadio, erano solo campi. Non c’era la Fi-Pi-Li, ho assistito alla sua inaugurazione. Posso dire di essere stato testimone della trasformazione della città".
Una trasformazione anche sociale come spiegano alcuni aneddoti di Scali: “In piazza della Vittoria c’era il ritrovo di tutti i rappresentanti delle confezioni e degli imprenditori. Alle 12 arrivavano i responsabili delle ditte per passare in banca, nel secondo pomeriggio i rappresentanti a raccontare la giornata e a far vedere l’ultimo modello di auto. È sempre stato una battaglia per il divieto di sosta”.
Fra gli episodi: "Uno di quei rappresentanti un giorno ci aiutò a inseguire una Panda rubata. L’auto passò col rosso al semaforo di via Battifolle e io e il mio collega Rocchini ci mettemmo all’inseguimento fino a Signa. Rocchini si dovette fermare verso Montelupo, ma nel tragitto questo rappresentante ci riconobbe e si mise in auto a inseguire la vettura aiutandoci a trovare vettura e ladri. Un gesto molto bello, all’epoca non c’erano i cellulari e questa persona ci aiutò perché ci riconobbe come vigili empolesi in azione, erano gli anni ‘80".
Negli ultimi 15 anni, dopo vari incarichi, ha svolto la funzione di responsabile di uno dei settori più delicati, forse il più ostico, quello della ‘strada’, ‘on the road’ si direbbe negli Usa, vale a dire le pattuglie in strada, con veicoli o a piedi, il rilievo degli incidenti e tutta l’infortunistica stradale e l’organizzazione dei servizi in occasione di manifestazioni, celebrazioni o delle partite dell’Empoli al ‘Castellani’: "Sono stati anni intensi, impegnativi ma di grande collaborazione fra colleghi e quindi di piena soddisfazione".
A Guido Scali un semplice e profondo grazie da parte dell’amministrazione comunale.