Migranti, dopo la mostra un dibattito su 'Le porte d'Europa fra accoglienza e filo spinato'

Sabato 30 gennaio alle 21.15, Agostiniani, Empoli

 

 

EMPOLI – Ancora uno sguardo al Mediterraneo e ai Balcani passando nel vicolo di Santo Stefano, nel centro storico di Empoli, che collega via dei Neri a via Giuseppe Del Papa, attraverso una mostra fotografica, visitabile fino a sabato prossimo (30 gennaio)intitolataLampedusa la porta d'Europa’.

 

La giornata di sabato 30 gennaio sarà caratterizzata anche da un altro appuntamento: il dibattito sul tema ‘Le porte d'Europa fra accoglienza e filo spinato: Gibilterra-Lampedusa-Balcani’ che si svolgerà al Cenacolo degli Agostiniani, alle 21,15, con la partecipazione di Raffaele Crocco, giornalista Rai e direttore responsabile di Atlante delle guerre e dei conflitti nel mondo, e Alessandro Pieroni che è intervenuto in varie occasioni al recupero dei naufraghi a Lampedusa in qualità di volontario dell'Ordine Cavalieri di Malta.

 

L’iniziativa è patrocinata dal Comune di Empoli ed è concertata da un pool di associazioni cittadine, messe insieme fin dal 2006 su input dell’amministrazione comunale empolese: S.V.I., GEES, Amici di Padre Roberto Maestrelli, VIDES, AMU, Cielo d'Africa, Amici di Nick, Safari Njema, Associazione di solidarietà con il popolo Saharawi ‘Hurria’.

 

LA MOSTRA - Unaraccolta di scatti su momenti e testimonianze degli sbarchi dei migranti sull'isola siciliana e l'operato della guardia costiera a favore dei naufraghi. Migliaia di persone, donne, bambini, uomini, intere famiglie, giovani carichi di speranza, sono ritratti in quegli scatti. Occhi colmi di tristezza in cerca di un futuro, che sia il più lontano possibile da guerre, sofferenze e dolore. Gli scatti sono stati effettuati dalla stessa guardia costiera e dall'Ordine Cavalieri di Malta.

 

GLI ORGANIZZATORI - Fanno parte del Tavolo per la Cooperazione Internazionale di Empoli e l’associazione Amici di Padre Roberto Maestrelli onlus è capofila e responsabile dell’intero impianto organizzativo.

 

GLI OBIETTIVI - Promuovere il radicamento nel territorio di una cultura condivisa di solidarietà e cooperazione,consentendo ai cittadini di conoscere e compiere esperienze in ambito internazionale e di collaborare, in una logica di rete, utilizzando le reciproche competenze ed esperienze.