'Persone, non schiavi. Insieme per i diritti dei migranti'

COMUNICATO STAMPA

Empoli, 15 maggio 2002

I Comuni dell'Accordo di Programma per i migranti aderiscono all'appello

I Comuni dell'Accordo di Programma hanno aderito all'appello contro il disegno di legge Bossi-Fini e invitano a partecipare alla manifestazione che si svolgerà domani, giovedì 16 maggio 2002, a Firenze in piazza SS. Annunziata alle 17.

I Comuni firmatari dell'Accordo di programma per i migranti del territorio della ASL 11 - Capraia e Limite, Castelfiorentino, Castelfranco di Sotto, Certaldo, Cerreto Guidi, Empoli, Fucecchio, Gambassi Terme, Montaione, Montelupo Fiorentino, Montespertoli, Montopoli Valdarno, San Miniato, Santa Croce sull'Arno, Vinci - aderiscono all'appello "Persone, non schiavi. Insieme per i diritti dei migranti contro il disegno di legge Bossi-Fini", lanciato da Arci, Caritas e CNCA della Toscana. Nell'appello si sottolinea la ferma opposizione al <disegno di legge sull'immigrazione approvato dal Senato, ed alla filosofia che lo ispira, improntata alla chiusura, alla concezione dell'immigrato visto solo come forza lavoro, di fronte alla prospettiva per gli immigrati di una vita sempre più precaria, alla maggior difficoltà dei ricongiungimenti familiari, alla limitazione sempre più marcata della libertà e dei diritti fondamentali, allo svilimento del diritto di asilo>, si denuncia <l'ispirazione xenofoba, razzista e schiavista della normativa in esame alla Camera dei Deputati>, si sollecita <il completo e urgente riesame della stessa, tenendo conto del valore della persona umana, dei suoi diritti fondamentali, dei principi ispiratori della Carta delle Nazioni Unite, delle Convenzioni Internazionali, della Costituzione della Repubblica Italiana> e si chiede <ai Parlamentari della Toscana, al Presidente della Regione Toscana, ai Presidenti delle Province, ai Sindaci, alle associazioni democratiche, ai sindacati di adoperarsi per la salvaguardia di questi diritti; al Presidente della Repubblica di sorvegliare affinché sia garantita la Costituzione; a tutti i cittadini di farsi interpreti attivi per fermare una legge iniqua e discriminatoria>.

Di qui la decisione di aderire alla manifestazione che si svolgerà domani pomeriggio a Firenze, in piazza SS. Annunziata, in coerenza con l'adesione alla manifestazione nazionale che è svolta a Roma il 19 gennaio scorso.