'Pozzale Luigi Russo', meno di un mese alla consegna del premio letterario

 

EMPOLI – Giuria e Comitato del Premio Letterario Pozzale Luigi Russo al lavoro in vista dell’assegnazione della 65a edizione di uno dei riconoscimenti più ambiti nel panorama italiano. La consegna avverrà la sera di giovedì 13 luglio, e come sempre sarà uno degli eventi più attesi dell’estate a Empoli. A partire dalle 21.30 il Chiostro degli Agostiniani ospiterà i vincitori di questa edizione. Intanto sono stati resi noti i titoli di libri in concorso: si tratta di volumi di narrativa e saggistica segnalati dalla prestigiosa giuria e scelti tra le opere pubblicate dal 1° aprile 2016 al 1° aprile 2017.

 

GIURIA - La giuria è composta Adriano Prosperi, presidente, Carla Bagnoli, Roberto Barzanti, Remo Bodei, Laura Desideri, Giuliano Campioni, Giuseppe Faso, Giacomo Magrini, Cristina Nesi, AlessandraSarchi, BiancamariaScarcia, Benedetta Tobagi, Matteo Bensi è il segretario, componente da diversi anni anche del Comitato organizzatore.

 

COMITATO - Il comitato organizzatore è composto da Brenda Barnini Sindaco di Empoli, Eleonora Caponi (Assessore alla Cultura), Stefano Agresti, Barbara Bacchelli, David Baldanzi, Gabriele Beatrice, Matteo Bensi, Diana Bonfanti, Antonio Bossa, Andrea Campigli, Francesca Fondelli, Carlo Ghilli (Direttore della Biblioteca Comunale), Alice Mollica, Alice Pistolesi, Riccardo Sgherri, Presidente della Casa del Popolo di Pozzale, Francesca Pepi del Comune di Empoli (Servizio Cultura, Giovani e sport).

 

OPERE IN CONCORSO - Intanto ecco la selezione di titoli decisa dalla giuria tra i quali sarà espresso il nome del o dei vincitori:

Andrea Bonomi, Io e Mr Parky, Bompiani 2016

Eugenio Borgna, L'ascolto gentile: casi clinici, Einaudi 2017

Pier Vittorio Buffa, Non  volevo morire così. Santo Stefano e Ventotene. Storie di ergastolo e di confino. Nutrimenti 2017

Mario Caciagli, Addio alla provincia rossa. Origini, apogeo e declino di una cultura politica,  Carocci 2017

Bruno Cartosio, Parole scritte e parlate, Società di Mutuo soccorso Enrico De Martino 2016

Paolo Cherchi, Il tramonto dell’onestade, Edizioni di storia e letteratura 2016

Gherardo Colombo, Piercamillo Davigo, La tua giustizia non è la mia. Dialogo fra due magistrati in perenne disaccordo, Longanesi 2016

Michele Cometa, Perché le storie ci aiutano a vivere. La letteratura necessaria, Raffaeillo Cortina 2017

Mauro Covacich, La città interiore, Milano, La nave di Teseo, 2017

Sergio Fabbrini, Sdoppiamento Una prospettiva nuova per l’Europa, Laterza

Diego Galli, Pannella. La vita e l'eredità, Castelvecchi, 2016

Gianluca Garelli, La questione della bellezza. Dialettica e storia di un’idea filosofica, Einaudi 2016

Filippo Grandi, Rifugi e ritorni. Storie del mio viaggio tra rifugiati, filantropi e assassini, Mondadori, 2017

Antonio Manzini, Orfani bianchi, Chiarelettere 2016

Federica Manzon, La nostalgia degli altri, Feltrinelli 2017

Michele Mari, Leggenda privata, Einaudi 2017

Stefano Massini, Qualcosa sui Lehman, Mondadori 2016

Laura Pugno, La ragazza selvaggia, Marsilio 2016

Luca Ricolfi, Sinistra e popolo. Il conflitto politico nell’era dei populismi, Longanesi 2017

Marco Rizzo, Lelio Bonaccorso, L'immigrazione spiegata ai bambini. Il viaggio di Amal, Becco Giallo 2016

Giorgio Scianna, La regola dei pesci, Einaudi 2017

Caterina Soffici, Nessuno può fermarmi, Feltrinelli 2017

Antonella Tarpino, Il paesaggio fragile, Einaudi 2016

Bruno Tognolini, Il Giardino dei Musi Eterni, Salani 2017

Giorgio Vasta, Ramak Fazel, Absolutely Nothing, Quodlibet 2016

Silvia Vegetti Finzi, L’ospite più atteso, Einaudi 2017

 

STORIA - Il Premio nasce nel 1948 per volontà della sezione del partito Comunista della frazione di Pozzale, nell'ambito della festa della stampa comunista. Trova le radici nei valori della Resistenza auspicando l'incontro tra intellettuali e lavoratori, un simbolo della volontà di ripartire socialmente e culturalmente dopo i dolori e la distruzione della Seconda Guerra Mondiale. Il Premio ha un suo comitato organizzatore, di cui fanno parte il sindaco di Empoli e l’assessore alla cultura, e una giuria che fin dagli inizi ha visto come componenti intellettuali di grande livello - da Romano Bilenchi e Sibilla Aleramo a Cesare Luporini, da Silvio Guarnieri a Cesare Garboli. Luigi Russo ne ha fatto parte dal 1952. Dopo la sua morte, avvenuta nel ’61, per l'affetto e la partecipazione che il critico aveva dimostrato verso questa istituzione e la sua gente, il Premio viene a lui intitolato: Pozzale-Luigi Russo.

 

LA FILOSOFIA DEL PREMIO - Come recita l’articolo 1 dello Statuto si richiede che le opere, “affrontino, in una delle sue molteplici e infinite forme, la questione della diversità, e che richiamino il senso comune al rispetto della complessità dei fenomeni culturali, dei linguaggi, dei comportamenti”. Una sfida difficile per il Premio che si propone come strumento di educazione alla lettura, in quanto veicolo di tolleranza.