Un appello alle società civili per non dimenticare i conflitti in Chiapas

COMUNICATO STAMPA

Empoli, 20 giugno 2002

Oggi l'incontro con Heriberta Estrada Lara e Marcelino Hernàndez alle 15 al Palazzo Comunale

L'incontro con i due rappresentanti delle comunità indigene del Chiapas, Heriberta Estrada Lara e Marcelino Hernàndez, è stato importante per non dimenticare che oltre ai conflitti del Medio Oriente, della guerra mai finita in Afghanistan, esistono molte altre aree tormentate nel mondo, tra queste il Chiapas. Conflitti che stentano a fermarsi, che stanno uccidendo civili, proprio ieri - danno notizia i presenti inviati di quelle zone - c'è stato un assalto a un Municipio zapatista.

"Dodicimila profughi distribuiti in 5 zone per i quali ogni diritto umano viene violato - afferma Marcelino Hernàndez, responsabile nel Centro per i Diritti Umani di Don Samuel Ruiz Garcia, che ha incontrato la città di Empoli nel febbraio scorso - I responsabili dell'attuale situazione, che sta peggiorando giorno dopo giorno, sono i militari e i paramilitari mandati dal governo messicano. Tutti tacciono sulla vera ragione di questi conflitti. Nessuno parla delle reali cause. I paramilitari hanno portato solo violenza. Da più di un anno è stato chiesto un indennizzo per i danni che queste comunità hanno subito; il ritorno nelle terre di origine o l'ubicazione in altri luoghi che, però, viene proibita; l'essere riconosciuti come rifugiati, condizione che il governo nega, e la realizzazione degli accordi di San Andrès. 122 persone assassinate, 28 scomparse e nessuna ricerca di responsabilità. 170 casi di tortura per la quale è stata ratificata la convenzione, ma non viene rispettata, tanto che le torture continuano. Si costruiscono situazioni inventate per giustificare gli arresti. La polizia mette anche della marijuana nelle borse delle persone, li fotografa e li arresta. Un clima di gravi ingiustizie contro degli esseri umani. Noi speriamo e abbiamo fiducia nelle comunità civili che, solo loro, possono aprire un dialogo concreto affinché la guerra latente non esploda".

Diretta e significativa la denuncia di Heriberta Estrada Lara, che testimonia dell'esistenza di un progetto che porterebbe alla distruzione degli indigeni. "Il progetto denominato Puebla/Panama - è la denuncia di Heriberta Estrada Lara - vuole estirpare non solo le terre, ma attingere dalla nostra bellissima regione, caratterizzata da una riserva di fauna ricca, le risorse per soddisfare i propri interessi economici, senza pensare e né considerare coloro che da millenni vivono in quella frontiera con il Guatemala. Conosciamo la nostra grande foresta da sempre. I nostri Monti Azzurri sono zone di saccheggio delle multinazionali. Nessuno ha intenzione di pensare agli abitanti di queste zone. Siamo solo una minaccia. Abbiamo tanta paura. Il governo attuale non ci ha chiesto mai niente. Chiediamo l'appoggio della comunità internazionale: un NO alla distruzione biosfera", conclude Heriberta.

Per dimostrare l'attenzione a questi conflitti e il costante impegno del Comune di Empoli, di Lastra a Signa e S.Piero a Sieve, 5 gruppi di musicisti di Montespertoli, Firenze e Lastra a Signa, registreranno un cd il cui ricavato si andrà ad aggiungere alle risorse impegnate per il progetto di costruzione di un ospedale in Chiapas, sostenuto anche dalla fondazione Emergency di Gino Strada, cittadino onorario di Empoli.