COMUNICATO STAMPA
Empoli, 3 maggio 2002
Da Porto Alegre alla Toscana: la Carta del Nuovo Municipio
Le modalità di attuazione della Carta del Nuovo Municipio, l'incentivazione della partecipazione attiva dei cittadini alla vita pubblica e alle decisioni, il bilancio partecipativo. Di questo si è parlato ieri, giovedì 2 maggio, presso il Convento degli Agostiniani. "Da Porto Alegre alla Toscana: la Carta del Nuovo Municipio", il tema dell'incontro pubblico, organizzato dal Circondario Empolese Valdelsa e dall'Anci Toscana, al quale hanno partecipato, con Vittorio Bugli, Sindaco di Empoli e presidente del Circondario Empolese Valdelsa, Alberto Magnaghi, coordinatore del Laboratorio di Progettazione Ecologica degli Insediamenti dell'Università di Firenze; Giancarlo Paba, del Laboratorio per la Democrazia di Firenze; ha coordinato Luca Fanciullacci, sindaco di Cerreto Guidi, rappresentante dell'ANCI Toscana.
I Comuni, le municipalità, possono avere un ruolo decisivo nel contesto della globalizzazione economica neoliberista, ruoli di sperimentazione di nuovi modelli di sviluppo fondati sulla valorizzazione durevole delle risorse sociali, ambientali, territoriali e collegati all'attuazione di strumenti innovativi di democrazia diretta e di autogoverno. Quali soluzioni pratiche per l'attuazione dei principi enunciati nella carta e sottoscritti dagli amministratori toscani? Il professor Magnaghi ha illustrato i principi fondamentali della Carta, che <risponde ad una forte domanda di partecipazione, che esprime volontà di protagonismo sociale. Le autorità locali possono diventare un laboratorio per le nuove forme della politica, il nuovo ceto politico del futuro può nascere dalle esperienze delle amministrazioni locali>. Il professor Paba ha portato le più recenti proposte del movimento formatosi attorno all'iniziativa dei professori universitari. <Progettare insieme la società locale, questo è uno dei punti all'ordine del giorno. Serve un salto in avanti che renda possibile la trasformazione delle esperienze già in atto in veri e propri laboratori di traformazione sociale
<Dovremo essere capaci di mettere al centro il territorio locale. Gli Enti Locali possono avere un ruolo storico, se sapremo giocarlo fino in fondo>, ha spiegato il Sindaco Bugli, che ha presentato alcune proposte operative: <Bisogna stringere un nuovo patto tra Amministrazioni e territorio, un patto che coinvolga tutti i soggetti presenti sul territorio: da quelli classici (associazioni di categoria e organizzazioni sindacali) alle nuove fasce sociali, ai nuovi lavori, al mondo dei lavoratori autonomi tipici e atipici. Il nuovo piano locale di sviluppo può produrre un processo di partecipazione importante. Le autorità locali devono cominciare a pensare anche in un orizzonte più ampio: l'ambito regionale, ad esempio, sta acquistando un'importanza crescente. Delineare lo sviluppo regionale e governare i grandi temi della Toscana non significa delegare queste cose esclusivamente alla Regione. Ci sono grandi questioni, come ad esempio l'Arno e la Costa, e per affrontarle è arrivato il momento di costruire alleanze, vere e proprie reti di Comuni che si mettono insieme per difendere e valorizzare le risorse più importanti. Dovremmo farlo, ad esempio, insieme a tutti i Comuni del corso dell'Arno, una risorsa troppo importante per lasciarla nello stato in cui si trova>. Ma i Comuni, le Autorità locali, se davvero vogliono giocare un ruolo strategico, non possono non sollevare lo sguardo sulle trasformazioni in atto su scala mondiale: <Dovremo essere capaci di mantenere sempre alto il senso di responsabilità sulle vicende del mondo - ha aggiunto Bugli -, con due direttrici fondamentali: l'inclusione sociale e la solidarietà. Ed essere in grado di interferire nei processi di formazione e strutturazione degli agglomerati sociali. Con il solo bilancio, non ce la potremo fare, serviranno nuovi criteri, nuove strutture economiche e sociali, nuove forme di strutturazione del tempo. In sostanza, dovremo riuscire a guardare a nuovi modelli di costruzione di welfare locale. Possiamo fare della Toscana un laboratorio per sperimentare e mettere in pratica queste iniziative>.
La Carta, già sottoscritta da molti amministratori locali - primo firmatario il Presidente della Regione Toscana Claudio Martini -, è stata presentata al Forum degli Amministratori locali tenutosi alla fine di gennaio a Porto Alegre, Forum al quale ha preso parte anche il Sindaco di Empoli; è stata discussa poi in 2 workshop del World Social Forum il 2 ed il 4 febbraio, e inclusa infine fra i documenti conclusivi della Conferenza generale sulla democrazia partecipativa dello stesso World Social Forum. L'intenzione comune, ribadita ieri dagli intervenuti, è di arrivare ai prossimi appuntamenti in Toscana - il meeting internazionale di San Rossore in luglio, il Social Forum europeo in novembre - con un percorso già avviato di sperimentazione.