Va in pensione Stefania Terreni, 'madre' dell'Archivio storico e del Muve

 

EMPOLI - Un’altra storica componente del personale del Comune di Empoli va in pensione. Stefania Terreni, dopo 41 anni di lavoro, salutato gli uffici di via del Papa annunciando il suo ‘congedo’ ai colleghi, agli amici e a tutti i collaboratori con cui ha interagito in questi anni. Dal Comune di San Miniato, in cui ha iniziato a lavorare dal 1976 e poi fino al 1993, al Comune di Empoli nel 1994: Stefania Terreni, dopo tanti anni di lavoro dedicati al settore pubblico, va in pensione.

Figura di rilievo del Comune di Empoli, ‘unica’ nella sua professionalità e nell’attaccamento alla storia, alla cultura, al patrimonio artistico di questa città, Stefania è una pontormese ‘doc’.

E’ nata e cresciuta a Pontorme, borgo antico della città di Empoli, in via Pontorme, 90, porta accanto alla macelleria del padre, Giuseppe, detto Beppino di Cirilli e, dall'altro lato, alla mescita di vino del Pagni, che aveva anche la rivendita di “sali e tabacchi”.

Si è diplomata all’Istituto Tecnico Commerciale "Fermi" e laureata in Storia moderna alla Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università di Firenze.

Nei suoi anni dedicati all’amministrazione comunale empolese si è occupata della biblioteca comunale ‘Renato Fucini’, dell’archivio comunale e del Museo del Vetro di Empoli.

Dal sindaco Brenda Barnini, dalla giunta e da tutto il personale dell’amministrazione comunale un caloroso ringraziamento.

 

CHE COSA HA FATTO STEFANIA TERRENI - Dell’Archivio comunale ha curato il trasferimento dalla vecchia sede in palazzo Ghibellino ai nuovi locali di via Torricelli, che hanno consentito una più funzionale organizzazione del servizio archivistico. 

Nella nuova sede è stato più facile riconoscere l’archivio storico come bene culturale aperto a tutti i cittadini, cercando di facilitare, per quanto possibile, l’accesso e la fruizione delle fonti archivistiche e bibliografiche, organizzando attività didattiche e fornendo informazioni, e supporto alle ricerche di studenti universitari e laureandi, insegnanti e studiosi, ma anche di semplici cittadini mossi dalla curiosità o da interessi particolari.

 

E POI - Ha coordinato o collaborato a varie iniziative promosse dall’amministrazione comunale per la valorizzazione delle risorse culturali locali: conferenze, come quelle del ‘Venerdì in archivio’, mostre, convegni  e pubblicazioni nell’ambito della storia empolese e della storia del vetro.

Tutte attività culturali che, nel corso degli anni, hanno coinvolto studiosi locali e docenti universitari, associazioni e scuole, con la finalità di suscitare l’interesse e dare un contributo alla conoscenza della storia di Empoli: dalla storia della città e del territorio alla storia del Novecento – in particolare l’antifascismo e la resistenza empolese -, dal lavoro femminile e delle confezioniste alla figura di Vincenzo Salvagnoli nel contesto risorgimentale toscano e nazionale.

Per ultima ma non per ultima, la sua particolare attenzione al Museo del Vetro, realizzato dal Comune nel 2010, coordinando i molteplici contributi che ne hanno definito i caratteri e l’allestimento e, nello specifico, quelli delle curatrici Stefania Viti e Silvia Ciappi.

Sia per l’Archivio sia per il Muve è stata una ‘madre’ e lo continuerà ad essere grazie al suo impegno all’interno delle associazioni che promuovono queste strutture: Amici dell’Archivio Storico Comunale e Amici del Museo del Vetro.