Viaggi della memoria: un'esperienza che coinvolge una delegazione di 160 persone dall'Empolese Valdelsa, di cui 110 studenti

 

Si chiamano “Viaggi della Memoria”, sono un’esperienza unica per conoscere da vicino quanto accaduto nei campi di concentramento durante la Seconda Guerra Mondiale.
L’esperienza diretta è il miglior modo per mantenere viva la memoria e per acquisire consapevolezza di quanto accaduto in passato.
È così che oltre 100 studenti delle classi terze delle scuole medie dell’Empolese Valdelsa partecipano in questi giorni al viaggio-studio ai campi di concentramento e sterminio dell’Austria e dell’Italia, organizzato da Unione dei Comuni Circondario dell’Empolese Valdelsa e ANED.
Si tratta di un viaggio importante e non rituale che vede, in un percorso significativo e anche impegnativo, i partecipanti ripercorrere i luoghi della sofferenza e della morte che 72 anni fa attraversarono i nostri concittadini.
Harteim, Mauthausen, Gusen, Ebensee, sono i nomi dei luoghi dove migliaia di persone andarono incontro a un’esperienza di patimenti e sofferenze inenarrabili e ad una spaventosa morte.
Con il trascorrere inesorabile degli anni e con la scomparsa, non solo dei protagonisti di quella stagione, ma anche dei loro familiari, diventa ancora più importante rimarcare la presenza in quei luoghi e proseguire con percorsi formativi.
L’obiettivo oggi, più che in passato, è quello non solo di tenere viva la memoria, ma di collegarla allo studio e all’approfondimento al fine di comprendere quello che fu non un evento singolo e non un'azione omicida, ma un accadimento collegato alle dinamiche storiche e alla situazione emersa dalla Prima Guerra Mondiale.
Lo sterminio di più di dieci milioni di persone, sommato ai 50 milioni di morti della seconda guerra mondiale (da cui lo sterminio non è scollegabile) devono farci riflettere su come quelle dinamiche, quel percorso storico, presentatosi il secolo scorso nella civilissima Europa, potrebbe ripresentarsi in ogni momento.
È in questa prospettiva che i viaggi di alcuni studenti del territorio acquista un valore particolare. Coloro che sono scelti per fare questa esperienza hanno la possibilità di diventare “testimoni” per i loro compagni e per le famiglie.
I ragazzi sono accompagnati da una delegazione istituzionale di cui fanno parte amministratori che rappresentano i comuni dell’area: Paolo Giuntini (vice sindaco di Capraia e Limite), Arianna Poggi (assessore comune di Empoli), Giulia Pippucci (assessore comune di Montespertoli), Cristiano Rossetti (assessore comune di Montaione), Andrea Salvadori (assessore comune di Montelupo), Giulia Lari (consigliere comune di Castelfiorentino), Tiziano Ghelli (consigliere comune di Certaldo), Clauia Heimes (assessore comune di Vinci), Paolo Feri (vicesindaco comune Cerreto Guidi), Antonella Gorgerino (assessore comune di Fucecchio).
I viaggi sono organizzati dall’associazione ANED e fanno parte della delegazione il presidente Alessio Mantellassi e il presidente onorario Sauro Cappelli.
«Viviamo in un paese dalla memoria corta; si tende a lasciar cadere nell’oblio eventi rilevanti. Sarebbe un dramma se ciò accadesse anche per quanto accaduto nei campi di sterminio. A dire il vero, talvolta viene il dubbio che ciò stia già accadendo quando assistiamo a rigurgiti “fascisti” in Italia e all’estero e vediamo che non ne viene compresa la gravità. Esperienze come i “viaggi della memoria” sono un antidoto all’oblio; sono una strada per continuare a ricordare quanto accaduto e per formare una coscienza civile nelle generazioni future. È per questo che i comuni dell’Empolese Valdelsa continuano a investire risorse ed anche entusiasmo per portare avanti questo progetto. Il nostro auspicio è che chi oggi è in viaggio divengano testimoni per tutti coloro che non hanno avuto modo di fare questa esperienza», afferma Paolo Masetti, sindaco di Montelupo e delegato alla memoria per l’Unione.