2 Giugno - Il sindaco Brenda Barnini: «Valorizzare le differenze  e creare appartenenza»

In occasione della Festa della Repubblica e della Costituzione si è svolta stamani la cerimonia agli Agostiniani dedicata ai nuovi italiani empolesi

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EMPOLI – Ormai da 5 anni il sindaco Brenda Barnini e l’amministrazione comunale abbinano alla Festa della Repubblica e della Costituzione una cerimonia che coinvolge tutti i nuovi cittadini italiani empolesi, coloro che nell’ultimo anno solare hanno ricevuto la cittadinanza italiana.
«Una grande città è quella che promuove e valorizza le sue differenze e al contempo crea appartenenza alla comunità. Viva la Repubblica italiana» - ha detto il sindaco alla sua prima uscita ufficiale dopo le elezioni amministrative di una settimana fa che hanno rinnovato il suo mandato per i prossimi cinque anni.

«Ricevere la cittadinanza italiana non può essere solo un atto formale, burocratico e amministrativo – ha spiegato Brenda Barnini – questo evento nasce perché credo che ci fosse bisogno di un momento in cui tutti ci riconoscessimo facenti parte della stessa comunità. Ecco perché organizziamo questa cerimonia, si tratta della consegna di una semplice copia della Carta Costituzionale, un piccolo dono da parte dell’amministrazione comunale per ognuno dei nuovi cittadini. Ma è un simbolo importante che mi vede consapevole, dopo il risultato elettorale, del fatto che per almeno altre quattro volte questo appuntamento resterà. Perché dico questo? Perché penso che fra i candidati delle recenti elezioni amministrative non tutti pensassero che un evento così potesse essere importante per la nostra città. Ancora oggi, come ha sottolineato il Presidente della Repubblica, c’è chi investe sulla costruzioni di ‘muri’, sulle paure e sulla costruzione del conflitto. E a mio modo di vedere chi fa questo sbaglia. Credo che a Empoli, città che ha una storia precisa di accoglienza, di integrazione e di rispetto dei diritti e dei doveri, ci sia la possibilità di dimostrare come ancora sia possibile essere tutti parte di una stessa comunità, rispettandosi e conoscendosi.  È qualcosa a cui tengo veramente tanto. Prima delle elezioni ero sinceramente preoccupata che ci potesse essere qualcuno che su quell’odio e su quei conflitti tentasse di costruire se stesso. Tutti assieme, col voto, questo lo abbiamo evitato. Empoli una città aperta e sicura che può e deve ancora resistere a tentazione che definirei bestiale, tutto questo significa difendere la Repubblica Italiana».

Nell’occasione il sindaco Brenda Barnini ha presentato l’assessore Valentina Torrini che fra le sue deleghe ha anche i ‘diritti civili’: «Si occuperà di integrazione, di inclusione e di promozione dei diritti civili».

La 73a edizione delle ricorrenza istituzionale è stata celebrata al Cenacolo degli Agostiniani, a partire dalle 10.30. Erano state invitate tutte le oltre 160 persone, che in questi ultimi 12 mesi hanno conseguito la cittadinanza italiana. A coloro che hanno partecipato alla mattinata, uno ad uno, il sindaco Barnini, l’assessore Torrini, insieme al presidente del Consiglio Comunale Roberto Bagnoli, hanno consegnato copia della Carta Costituzionale, omaggio simbolico per il loro ingresso nella comunità italiana.

Adulti, uomini e donne che lavorano e abitano da molto a Empoli; bambini e bambine di pochi anni studentesse, famiglie. In tanti e di tante nazionalità di origine erano presenti: fra loro non si celava la gioia di essere  parte inclusiva della nostra città, del nostro Paese.

Erano presenti tutte le autorità militari, le forze dell’ordine e alcuni rappresentanti delle associazioni.

In totale, fra il 2 giugno 2018 e il 2019, sono divenuti italiani 106 femmine e 61 Maschi: la nazionalità più rappresentata è quella albanese (74), a seguire quelle marocchina (20), romena (12), nigeriana (9), filippina (8), ma ci sono anche cinesi, senegalesi, russi, peruviani, ucraini e altre nazionalità di origine.