Emozioni e racconti commoventi per ricordare il 75° Anniversario della Liberazione di Empoli

Consiglio comunale aperto al Chiostro degli Agostiniani

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EMPOLI – Emozioni, ricordi, racconti e anche tanta commozione ieri sera, giovedì 5 settembre 2019 alle 21 al Chiostro degli Agostiniani, in occasione della celebrazione del “75° anniversario della Liberazione della Città di Empoli” dai nazifascisti.
Il Chiostro era stato allestito come se si fosse all’interno di una vera e propria Sala Consiliare per il Consiglio Comunale aperto.
È stato un momento di riflessione, di ricordo e di approfondimento. Preceduto dall'esecuzione, da parte di un ensemble del Centro Attività Musicali di Empoli, degli Inni d'Italia e d'Europa.

.«La nostra città ha dato un contributo enorme alla storia della lotta al nazifascismo – ha detto Brenda Barnini, sindaco di Empoli –. La gente e i cittadini di Empoli hanno sempre manifestato una naturale e distintiva avversione a quel regime. Sono orgogliosa di essere riuscita, grazie a un lavoro di squadra importante, a far concedere finalmente a Empoli la medaglia d'oro al merito civile. Era una lacuna enorme per quella che è stata definita la capitale Toscana della Resistenza. La celebrazione di questa data, di quel 2 settembre è una doverosa sottolineatura di un percorso di eventi e fatti che hanno costruito la storia di Empoli. La grandezza di quei fatti ha fatto non solo conquistare la libertà alla città e all’intera area, ma anche avviato un lungo periodo di pace e benessere tra i popoli in Europa, che non sarebbe nata per come l'abbiamo conosciuta se non ci si fosse liberati da quel ‘gioco’. Ecco perché voglio ringraziare i testimoni che sono intervenuti al Chiostro, la loro eredità di memoria non deve essere persa e su questo lavoriamo da anni. Questo Consiglio Comunale aperto è stato un momento importante di condivisione».

«Il consiglio comunale aperto ha ricordato tutti i sacrifici di Empoli, il grande contributo in termini di vite spezzate e uomini deportati per mantenere la schiena dritta e non piegarsi al fascismo e contribuire a costruire un paese libero – spiega il presidente del Consiglio Comunale Alessio Mantellassi, con delega alla cultura della memoria –. Una serata senza bandiere, ma con un messaggio unitario senza divisione di parte. Quella di Empoli sotto il nazifascismo deve essere una storia condivisa che fa parte di tutti noi, senza strattonamenti di parte. Ringrazio per questo i consiglieri comunali che sono intervenuti e tutti coloro che hanno contribuito a renderla unica e emozionante».

.Hanno parlato gli ex partigiani Rolando Fontanelli e Dario Del Sordo, raccontando le loro esperienze di battaglia; Ferdinando Ciampi, che nel 24 luglio 1944 perse il padre e tre zii, fra le 29 vittime della fucilazione dei nazisti, spiegando i fatti precedenti a quella strage con l’uccisione di tre tedeschi nell’aia della sua abitazione e la conseguente rappresaglia sui civili. Commovente il racconto di Vittorio Nencioni, figlio e fratello di due deportati. Spazio anche a un approfondimento storico grazie a Giuseppe Matulli, presidente dell'Istituto Storico dell'Età Contemporanea e della Resistenza di Firenze.

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