Alessio Mantellassi: «Solidarietà e vicinanza sono elementi fondatori di questa città»

In piazza del Popolo, sono stati resi gli onori ai 530 volontari partiti per la Guerra di Liberazione il 13 febbraio 1945

.

EMPOLI - Nella mattinata di oggi, lunedì 13 febbraio 2023, Empoli ha ricordato chi ha scelto di sacrificare se stesso per la libertà del proprio Paese, anche a costo della vita, con spirito di sacrificio, con generosità e forte dei valori propri della democrazia. Piazza del Popolo ha ospitato la cerimonia di commemorazione della partenza dei 530 giovani del Corpo volontari per la Libertà: era il 13 febbraio 1945 quando lasciarono la loro città, le loro famiglie e partirono proprio da piazza del Popolo per unirsi ai gruppi di combattimento e lottare per liberare l'Italia dall'invasione nazista.

Il presidente del Consiglio comunale di Empoli con delega alla Cultura della memoria e alla partecipazione, Alessio Mantellassi, alla presenza di autorità civili e militari, di rappresentanti del consiglio comunale e delle associazioni locali, ha deposto una corona di alloro ai piedi della lapide sistemata nella piazza in occasione del 35esimo anniversario della partenza.

«La nostra città era già stata liberata ma quei giovani decisero volontariamente di partire e aiutare coloro che ancora non erano liberi. In questa piazza c’è la nostra storia, questa targa esprime la volontà popolare che spinse i volontari a partire per difendere il nostro Paese. Coloro che partirono quel giorno erano cittadini che potevano restare nelle loro famiglie ma si organizzarono per dare la spallata finale al fascismo e ai nazisti. In questa storia c’è un pezzo della nostra identità: quella della generosità, la capacità di immaginarsi una comunità oltre se stessa. L’obiettivo si raggiunge tutti insieme e non da soli, quando una comunità è unita, indipendente e solidale. Questo grande elemento di solidarietà e vicinanza con la volontà di sacrificare un po' di se stesso per la collettività è ossatura della nostra identità. E noi dobbiamo farci carico di questa memoria. Lo scorso anno presentammo colui che si occuperà di una ricerca storica sulle storie di queste persone per farne una pubblicazione: sarà patrimonio pubblico di questa città a disposizione di tutti. Ed Empoli sarà anche fra le tappe della via dei ‘Diritti umani’. Abbiamo bisogno di conoscere e di sapere, di avere quei dettagli preziosi che potranno indicarci la strada. La ricerca storica è fondamentale e ha bisogno di risorse, di investimenti. I luoghi di memoria devono essere visibili, riconosciuti e per questo sono stati seguiti interventi di restauro delle lapidi cittadine fra le quali questa di piazza del Popolo. Empoli è stata la città della ricostruzione, delle vetrerie, delle confezioni, oggi dell’innovazione, della solidarietà, del volontariato e quel popolo ne ha tracciato il profilo. Una città attenta ai bisogni che ci sono anche oltre i propri confini», ha spiegato Mantellassi, portando i saluti dell'amministrazione comunale e della sindaca Brenda Barnini.

Sara Taddei, in rappresentanza dell'associazione Anpi, ha ricordato il partigiano empolese Vieri Tani e la sua storia, partendo da una sua frase: «Con la sua vita piena e faticosa, Vieri ci ha richiamato alla lotta dicendo che non finisce mai, a difesa di quelli che sono, grazie a quelle persone, valori imprescindibili. Una lotta condivisa e fatta tutti insieme per liberarci. Anche oggi, nel nostro piccolo, insieme possiamo fare tanto per costruire un mondo migliore e una vita democratica. Il nostro compito è di continuare su quella strada».