Ambulanza di biocontenimento e unità mobile di terapia intensiva, il nuovo mezzo a servizio della comunità

Nato dalla collaborazione tra Misericordia di Empoli, 118 e terapia intensiva del San Giuseppe

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Empoli – L’epidemia da Covid-19 ha fortemente avvicinato le associazioni di volontariato, istituzioni e presidi sanitari territoriali nella lotta al virus. Da questa preziosa unione sono nati importanti progetti volti a potenziare il sistema sanitario locale. Tra questi l’ambulanza di biocontenimento presentata questa mattina in conferenza stampa nel giardino d’inverno della Fondazione Vincenzo Chiarugi della Misericordia di Empoli: un obiettivo raggiunto grazie alla collaborazione tra l’Arciconfraternita, il 118 di Empoli, il reparto di terapia intensiva dell’Ospedale San Giuseppe, e alla raccolta fondi sponsorizzata lo scorso anno dalla Misericordia, che ha consentito di poter disporre di una cifra importante da destinare al sostegno del nostro territorio durante l’emergenza sanitaria. Uno straordinario risultato che è stato ricordato da Pier Luigi Ciari, Governatore della Misericordia di Empoli, come esempio del forte senso di comunità emerso con la pandemia. «Il valore della Fratellanza, che fa parte del DNA della nostra associazione, si è diffuso nella società durante i mesi di epidemia. Un valore radicato da tempo ad Empoli, da sempre dedita al volontariato. Per questo voglio ringraziare tutta la città e l’amministrazione comunale, i professionisti sanitari e coloro che si sono adoperati costantemente per il bene della comunità. In questo sono stati sempre in prima linea i volontari della Misericordia, sfidando il pericolo e le paure di un periodo complesso».

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Anche il Vicesindaco Fabio Barsottini ha sottolineato il risultato dell’intenso lavoro quotidiano e della preziosa collaborazione con il sistema del volontariato che deve essere testimoniata e raccontata: «possiamo dire che Empoli sia una città fortunata – ha detto il Vicesindaco - Noi tutti sapevamo quale fosse la potenzialità della rete di volontariato della nostra città, ma la messa alla prova della pandemia ha portato a stringere relazioni di fiducia da coltivare, che possono essere soltanto più proficue e portare a futuri vantaggi per la collettività».
Presenti gli esponenti del mondo dei professionisti sanitari che in questi mesi hanno lavorato insieme per dotare la città dello speciale mezzo di soccorso, ringraziati dal Provveditore della Misericordia, Gionata Fatichenti, coordinatore degli interventi, per il lungo lavoro svolto in questo anno, ricordando inoltre la chiusura del reparto di terapia intensiva dedicato al Covid-19 allestito nell'ospedale San Giuseppe solo due settimane fa. Anche il Direttore del reparto, Dr. Rosario Spina, ha evidenziato l’importanza della collaborazione tra l’Arciconfraternita e la rete ospedaliera, iniziata a partire dalla donazione del 2020, tramite la raccolta fondi, e proseguita con la realizzazione di un mezzo che consente di superare la cosiddetta ‘patologia del trasporto’: «più un paziente è grave e più aumenta il rischio di aumento del deterioramento delle sue condizioni con il trasporto dal territorio all’ospedale, o da ospedale a ospedale. Questa ambulanza ci permette di abbassare il rischio, in quanto unità mobile di terapia intensiva, dotata dei migliori dispositivi medicali, che permette di trasferire pazienti in condizioni di circolazione extracorporea, tramite la procedura ECMO, con necessità di particolari cure e attenzioni durante il trasporto».

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Se di fronte a patologie altamente contagiose come il coronavirus le ambulanze ordinarie non possono garantire la prevenzione dei rischi di contagio, l’ambulanza di biocontenimento è invece stata progettata con un innovativo sistema a pressione negativa e soluzioni tecnologiche che permettono di ridurre il rischio di contaminazione garantendo la salute nel luogo di lavoro degli operatori sanitari e dell’autista. Il flusso dell’aria in entrata ed uscita, la pressione negativa che si viene a creare, la velocità dell’aria nell’ambiente e sull’operatore, la sterilizzazione dell’aria in ingresso ed in uscita e i filtri scelti, permettono di ottenere l’abbattimento degli inquinanti dell’aria esterna, di minimizzare la diffusione della potenziale contaminazione batterica e di creare quelle condizioni microclimatiche interne tali da garantire i parametri ideali del benessere psico-fisico degli operatori. Un mezzo innovativo che unisce ed integra quindi, secondo il Dr. Juri Lo Dico, Referente Emergenza Sanitaria 118  Area Empolese, le esigenze del paziente, dei soccorritori e dell’Ospedale. «La pandemia ci ha insegnato che le battaglie non si vincono da soli – ha commentato il Dr. Lo Dico – e quella del Covid-19 la stiamo vincendo perché tutti abbiamo contribuito: cittadini, soccorritori, volontari, professionisti sanitari. Un’integrazione di cui l’ambulanza è un simbolo; simbolo della capacità di mettersi insieme e collaborare per un obiettivo comune, ma anche di riuscire ad adattarsi alle nuove situazioni. Il mezzo stesso è stato progettato per essere modulabile, così da rispondere al meglio a tutte le necessità del sistema di emergenza sanitaria territoriale». 

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Ha portato inoltre i saluti dell’associazione che rappresenta Giuseppe Pisacreta, neo Presidente del Rotary Club di Empoli, che ha aiutato in più momenti la comunità durante l’emergenza sanitaria, tramite attività e interventi di sostegno. 
Nell’occasione sono state infine illustrate le specifiche tecniche dell’ambulanza da Giovanni Tarabelloni, titolare della ditta produttrice Olmedo Special Vehicles Spa, mostrata ai presenti al termine della conferenza stampa, cui è seguita la benedizione del mezzo di Don Guido Engels, Correttore della Misericordia, e il tradizionale taglio del nastro per la sua inaugurazione.

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