Anche la Città di Empoli a Milano per sostenere e difendere la senatrice Liliana Segre

Il vicesindaco Fabio Barsottini ha partecipato alla manifestazione organizzata dal Comune meneghino e Anci: « L'odio non ha futuro e in questo ultimo mese noi empolesi abbiamo imparato a capirlo bene»

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Un migliaio le adesioni dei sindaci italiani alla manifestazione "L'odio non ha futuro" per la memoria, contro l'odio e il razzismo, che si è svolta ieri sera, martedì 10 dicembre, a Milano..

Anche la Città di Empoli ha partecipato, rappresentata dal vicesindaco Fabio Barsottini.
L'iniziativa è stata organizzata dal Comune di Milano, insieme ad Associazione nazionale comuni italiani (ANCI), Autonomie locali italiane (ALI) e Unione province italiane (UPI), per testimoniare la vicinanza delle amministrazioni di piccoli, medi e grandi comuni alla senatrice a vita Liliana Segre, sopravvissuta al campo di sterminio nazista di Auschwitz, oggi sotto scorta a causa di ripetute minacce antisemite.

La manifestazione, senza bandiere, è arrivata in piazza del Duomo per poi attraversare la Galleria Vittorio Emanuele II e fermarsi in piazza Scala, davanti a Palazzo Marino.


«L'odio non ha futuro e in questo ultimo mese noi empolesi abbiamo imparato a capirlo bene – ha detto il vicesindaco Fabio Barsottini –. Empoli era presente a Milano, con la fascia tricolore, per dare solidarietà alla Senatrice Liliana Segre e a tutti coloro che ogni giorno lavorano e si impegnano per difendere i valori democratici della nostra Costituzione. Eravamo un fiume di persone e di sindaci, segno di un Paese che sa reagire e guardare al futuro. Grazie Senatrice e grazie anche al Sindaco di Milano Giuseppe Sala per aver promosso questo bellissimo appuntamento».

 "Siamo qui per parlare di amore e non di odio. Lasciamo l'odio agli anonimi della tastiera. Basta odio, stasera non c'è indifferenza, ma c'è un'atmosfera di festa" – ha detto Liliana Segre parlando dal palco di piazza della Scala tra gli applausi, poi tutta la piazza si è fermata per un minuto di silenzio, prima che il presidente di Anci consegnasse alla senatrice a vita una fascia tricolore e tutti cantiassero l'Inno d'italia.  .


"Tutti i sindaci indipendentemente dal colore politico sono arrivati da tutta Italia per dimostrare l'affetto nei confronti di Liliana Segre. Con la fascia tricolore che tiene insieme le nostre comunità ma anche il Paese. Vogliamo dire con forza a tutti che non accettiamo nessun tipo di fanatismo, l'unico fanatismo che i sindaci accettano in questo Paese è quello per la libertà, la democrazia e il rispetto degli altri " - così il presidente di Anci e sindaco di Bari, Antonio Decaro.