Angelina Di Santo e Anna Maria Leoncini sono le vincitrici del ‘Premio Contessa Emilia’

Sostenute da decine di segnalazioni sono state premiate nella serata di ieri, mercoledì 8 marzo 2023, al Cenacolo degli Agostiniani

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EMPOLI - Angelina Di Santo per la sezione "Donna del passato" e Anna Maria Leoncini per la sezione "Donna del presente". Questi i nomi delle premiate della seconda edizione del contest Premio Contessa Emilia, promosso dal Comune di Empoli e dalla Commissione Pari Opportunità per raccontare storie di donne che hanno lasciato il segno nel territorio. La cerimonia di consegna dei riconoscimenti, conclusasi con un brindisi per celebrare la Giornata internazionale della donna, si è svolta nella serata di mercoledì, 8 marzo 2023, nel Cenacolo degli Agostiniani, di via dei Neri, alla presenza fra gli altri della sindaca Brenda Barnini, dell'assessora alle Pari Opportunità del Comune di Empoli, Valentina Torrini, della commissione Pari Opportunità del Comune di Empoli con la presidente Maya Albano. Con loro rappresentanti della Giunta e del Consiglio comunale e tante cittadine e cittadini.

Tredici le candidature, sostenute da decine di segnalazioni, raccolte nelle scorse settimane: per la sezione Donna del passato, oltre alla vincitrice Angelina Di Santo, erano candidate Giovanna Salvadori, Maria Assunta Ramagli, Teresa Buglione, Graziana Corti, Ilda Menichetti e Ilva Masoni, mentre per la sezione Donna del presente, oltre alla vincitrice Anna Maria Leoncini, le candidate erano Laura Taddei, Anna Maria Tinacci, Maria Grazia Pasqualetti, Silvia Desideri, Daniela Maria Gorgoni Gufoni. Ad annunciare i loro nomi, le donne della Commissione Pari Opportunità, pronte a dare voce alla storia di ognuna delle candidate, suscitando momenti di emozione e commozione nella platea attenta e partecipe.

«Quello del Premio Contessa Emilia è un appuntamento annuale che ricorre in occasione della Giornata internazionale della donna - ha sottolineato la sindaca Barnini - Si tratta di un'occasione per mettere al centro le storie delle donne del nostro territorio, storie di lavoratrici, storie di madri, storie di figure femminili che si sono impegnate per la comunità offrendo opportunità. È importante tenere l'attenzione su queste tematiche perché dobbiamo essere consapevoli che il terreno delle pari opportunità è un terreno sul quale c'è ancora molto lavoro da fare. È importante che le donne siano consapevoli del loro valore e del ruolo che hanno nella comunità, questo è un presupposto fondamentale perché possano ottenere lo spazio che meritano».

Un tema quello delle Pari Opportunità affrontato anche dall'assessora Torrini la quale nel suo intervento ci ha tenuto a «ringraziare tutte e tutti coloro che si sono impegnate perché questo premio prendesse vita a partire dalle cittadine e dai cittadini che hanno inviato le segnalazioni. Il percorso per le Pari Opportunità è un percorso lungo, è un percorso centrale per la nostra amministrazione, impegnata da anni per mettere questo tema al centro del dibattito e per far comprendere l'importanza della donna e del giusto riconoscimento del suo ruolo nella società. Il Premio vuole essere il tentativo di creare una nuova narrazione, che non dimentica le donne, troppo spesso rese invisibili dalla storia, ma che le valorizza. È stato emozionante raccontare ed ascoltare la vita e la storia di 13 donne empolesi che, oggi e ieri, con il loro incessante impegno, hanno costruito una città inclusiva in cui tutte e tutti sono protagonisti. Grazie alle persone che ci hanno raccontato la vita delle donne empolesi rendendo possibile questa serata e grazie alla commissione pari opportunità e alla sua Presidente Maya Albano per aver creato questo bellissimo evento che dà un contributo vero all'abbattimento dello stereotipo dell'inferiorità femminile e di una cultura ancora troppo maschilista».

Un lavoro costante, come evidenziato anche dalla presidente della Commissione, Maya Albano«un lavoro che tocca per esempio il tema del linguaggio, un tassello importantissimo delle relazioni e del giusto riconoscimento del ruolo di ciascuno. La diffusione delle Pari Opportunità deve essere un impegno e un tema quotidiano, appartiene a ognuno di noi e si sviluppa con la consapevolezza e il rispetto dell'altro prima di tutti, per questo è fondamentale che anche gli uomini si riconoscano una parte significativa in questo cammino. Un cammino nel quale si inserisce questo premio, pensato come occasione di riflessione ulteriore sulla figura della donna e sulla sua capacità di incidere sulla comunità».

Concetti sottolineati dagli applausi dei presenti, più che mai caldi nell'accogliere i momenti delle premiazioni e le testimonianze di Claudia Corti, intervenuta con grande emozione per ritirare il premio destinato alla madre Angelina Di Santo, una "straordinaria donna comune" come 'definita' nel libro a lei dedicato da Elettra Lorini, e di Anna Maria Leoncini, commossa nel ricordare la strada fatta dall'associazione Noi da grandi, da lei fondata insieme ad altri genitori, per dare sostegno e aiuto alle famiglie con figli con disabilità: a loro sono state consegnate le preziose spille in argento rosato realizzate per il secondo anno dalla storica oreficeria Alino Mancini, presente alla cerimonia insieme alla figlia Rossella: al centro del gioiello, una pietra lavorata a cammeo raffigurante l'immagine della Contessa Emilia, realizzata dall'illustratrice empolese Camilla Garofalo.

IL PREMIO - Il Premio Contessa Emilia è nato nel 2022 dal contest ‘Tracce di donne’ con l'obiettivo di valorizzare il contributo di donne, 'del passato' e 'del presente', che si sono contraddistinte per il loro impegno verso la comunità, per questo meritevoli di menzione. È un premio dedicato alle donne, per il quale è stato scelto un nome a memoria di colei, ovvero la Contessa Emilia, che nel 1119 concesse, in qualità di moglie del conte Guido Guerra, la realizzazione dell’incastellamento di Empoli intorno alla Pieve di Sant’Andrea, in seguito diventata la Collegiata. Fu grazie a lei che gli empolesi ebbero una porzione di suolo dove poter costruire le proprie case ed edificare un nuovo castello. E, in quel tempo, ebbe origine Empoli successivamente cinta di mura.

MOTIVAZIONI – La Commissione Pari Opportunità di Empoli ha premito Angelina Di Santo, per la sezione "Donna del passato", per l’impegno nella difesa dei diritti delle donne e nella lotta alle disuguaglianze sociali. Con coraggio e determinazione si è adoperata per l’integrazione delle persone con disabilità e per l’autodeterminazione delle donne in ambito lavorativo, culturale e sessuale, attraverso la propria attività di psicologa ed il proprio attivismo politico e sociale e Anna Maria Leoncini, per la sezione “Donna del presente”, per il suo determinante contributo nella tutela dei diritti delle persone con disabilità, nel potenziamento delle loro risorse e nella creazione di maggiori opportunità. Grazie al proprio impegno solidale è riuscita ad offrire risposte concrete a bambini e bambine con disabilità e alle loro famiglie, accompagnandoli per tutto il loro percorso di vita, favorendone l’autonomia lavorativa e abitativa e contribuendo così alla costruzione di una comunità più giusta ed inclusiva.