Empoli abbraccia i piccoli ambasciatori di pace dal Saharawi e dalla Bierolussia

Come ogni anno grazie ai progetti internazionali decennali delle Pubbliche Assistenze Empoli. Ad accoglierli in Municipio, Torrini, Marconcini, Terreni

Empoli abbraccia i piccoli ambasciatori di pace dal Saharawi e dalla Bierolussia

EMPOLI – È bastato guardarli per ricevere tanti ‘grazie’ e sorrisi. Bellissimi, solari, felici di essere nella città da loro tanto amata. Sono tornati a Empoli i piccoli ambasciatori di pace, nostri cittadini onorari speciali, dallo Saharawi e dalla Bierolussia. 
Ieri mattina, venerdì 9 agosto 2019, sono venuti in Comune accompagnati, come sempre, dalla maestra Tatiana Nabintseval del villaggio di Urizcoie della Bierolussia, e da Mohamoud Belkacem dal Sahara occidentale. Con loro Eleonora Gallerini, presidente delle Pubbliche Assistenze Riunite di Empoli e i volontari Francesco Cangiano e Camilla Frosini. Ad accoglierli gli assessori Valentina Torrini, Giulia Terreni, Massimo Marconcini e Adolfo Bellucci. 
Da oltre vent’anni la nostra città è protagonista dell'accoglienza e dell’integrazione. A Empoli questi bambini possono vivere un soggiorno sano, alternandosi tra piscina, mare e visite in città. 
I bambini Saharawi si tratterranno fino al 13 agosto, mentre i Bierolussi fino alla fine del mese. 

.VALENTINA TORRINI, assessore all’accoglienza e all'integrazione del Comune di Empoli ha così introdotto l’incontro con i piccoli ‘ambasciatori di pace’.
«In questo momento storico, in cui nel mondo l'odio e la rabbia sembrano registrare un picco d'intensità rispetto al recente passato, la vostra presenza stamani, piccoli e grandi ambasciatori, ci ricorda come soltanto lavorando per l'integrazione e per l'accoglienza si possa raggiungere la pace. Questi bambini bellissimi ci rammentano quanto non sia necessario parlare la stessa lingua per stare bene insieme. Ci tengo a ringraziare le Pubbliche Assistenze Riunite di Empoli e l'Anpas da sempre coinvolte in questo progetto di integrazione tra realtà culturali diverse e quindi di diffusione di valori positivi».

I PROGETTI INTERNAZIONALI DELLE PPAA - La filosofia che guida l’associazione, dice Eleonora Gallerini, che ormai da tanti anni porta avanti questi progetti in contemporanea, è quella dell’integrazione fra realtà culturali diverse. I bambini Saharawi e della Bielorussia, infatti, effettueranno tante attività insieme, accompagnati dai nostri operatori, e avranno la possibilità di conoscere il nostro paese e al contempo di entrare in contatto con altri bambini provenienti da contesti ben diversi sotto vari punti di vista, in un vero e proprio scambio culturale volto all'integrazione.

.LA STORIA DI QUESTI PICCOLI GRANDI AMBASCIATORI -  I bambini Saharawi sono costretti a vivere nei campi profughi al confine del Sahara Occidentale. Sono figli di profughi che fanno parte della Repubblica Autonoma Saharawi Democratica, popolo apolide  che vive in condizioni precarie e disagiate nei territori occupati dal Regno del Marocco e in campi profughi nel deserto algerino nei pressi di Tindouf. Il 10 agosto 2015 hanno ricevuto dal sindaco di Empoli Brenda Barnini la cittadinanza onoraria ‘simbolica’, facendo sentire la città un po’ anche casa loro.