Beat Garden: cinque giorni di musica e non solo al parco di Serravalle

Si è chiusa l’edizione 2020, in formato ridotto, della manifestazione. L’appuntamento è al 2021

Beat Garden: cinque giorni di musica e non solo al parco di Serravalle

Si è concluso ieridomenica 30 agosto, Beat Garden, progetto speciale di Beat Festival, in formato ridotto per l’edizione 2020.
Cinque giorni di concerti, di vintage market e di area food andati in scena a partire dal 26 agosto.
Anche in questa edizione Beat è stato la casa della musica, ospitando artisti che hanno proposto dei progetti acustici studiati e realizzati per un pubblico distanziato e seduto. Una formula molto apprezzata dal pubblico, soprattutto grazie anche alla suggestiva cornice del parco di Serravalle.

Cinque serate che hanno ospitato nomi importanti della scena musicale italiana. Il festival è iniziato il 26 agosto con il live di Max Casacci che ha mostrato grande attenzione ai temi ambientali, introducendoli nella sua musica attraverso campionamenti di suoni del pianeta. Un gradito ritorno quello di Max, in un festival dove già aveva suonato nella prima edizione, nel 2015, con i Subsonica. Il 27 agosto il Beat Garden è proseguito con il live di Generic Animal, un progetto solista, voce e chitarra che ha conquistato il pubblico. Venerdì 28 agosto è stata la volta degli Psicologi che hanno caratterizzato il loro show con una performance particolare mescolando il rap e l’indie, realizzando un concerto di puro ascolto. 
Sabato 29 agosto, sul palco di Beat Margherita Vicario che conferma di essere una delle rivelazioni dell’anno con un piglio fresco e musicalmente ricco. Gran finale ieridomenica 30 agosto, con i C’mon Tigre con le loro traiettorie tra indie, jazz ed elettronica. Un concerto apprezzato soprattutto da un pubblico che segue musica di qualità. 
Come sempre per Beat la proposta musicale è uno degli aspetti fondamentali  e come ogni anno abbiamo presentato una serie di nuovi progetti di artisti locali ed emergenti che hanno avuto spazio anche in questo format ridotto. Da Pascal a Floridi, passando per gli Mt/Solo, Vitto e Damico accompagnato eccezionalmente da Emma Nolde.

Si tratta di una parte di festival di cui andiamo particolarmente orgogliosi. Dal 2015 infatti Beat, oltre che palcoscenico per artisti nazionali e internazionali  è anche trampolino di lancio per giovani artisti, che grazie alla manifestazione riescono a farsi conoscere dal pubblico.
Sono poi tanti i ringraziamenti da fare al termine della manifestazione.
Il primo ringraziamento va proprio agli artisti, che hanno deciso di dedicare il loro tempo e la loro professionalità per una tipologia di evento inedito. 
Il ringraziamento principale va a tutte le persone che hanno deciso di partecipare alla manifestazione e in particolare alle associazioni del territorio: Misericordia, Pubbliche Assistenze Riunite, Croce Rossa, Ente tutela ambientale, A.e.z.a, e la Vab di Vinci. che hanno fornito un contributo continuo e costante nei giorni del Festival. Un grazie va anche agli chef e ai mastri birrai che anche quest’anno hanno voluto partecipare mostrando il loro affetto per la manifestazione. Grazie anche alla grande famiglia del Wom Wonderful Market per aver selezionato un market di grande qualità.

Un ringraziamento anche agli sponsor: Tinghi Motors, Toscana Energia ed R. F. Forconi.
Importantissima per la manifestazione è stata inoltre la presenza costante delle forze dell’ordine.
L’appuntamento con Beat quindi è per il 2021, con la speranza di poter tornare ad una formula completa della manifestazione.