Brenda Barnini giura: «Sarò il sindaco dei cittadini e della città». Alessio Mantellassi presidente del Consiglio Comunale a 24 anni

Vicepresidente dell’assemblea Anna Baldi, costituiti i gruppi consiliari

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Prima seduta del Consiglio Comunale di Empoli del nuovo mandato amministrativo. Dopo le elezioni comunali del 26 maggio scorso, questa mattina, sabato 15 giugno 2019, si è insediata tutta l’assemblea comunale con qualche volto conosciuto e numerosi consiglieri alla prima esperienza.

Sala consiliare del palazzo comunale di Via Giuseppe del Papa gremita anche dal pubblico e sala ‘Carmignani’ con la diretta streaming del consiglio comunale per permettere a tutti di seguire la seduta.

Il consigliere Alessio Mantellassi (colui che ha ricevuto il maggior numero di voti alle ultime elezioni) ha assunto la presidenza dell’assemblea per procedere alla convalida degli eletti in consiglio e alla surroga di tre consiglieri che si sono dimessi in quanto sono stati chiamati dal sindaco a ricoprire il ruolo di assessori comunali.

L’assemblea è quindi passata all’elezione del presidente, che è stato eletto alla terza votazione.

È stato votato presidente il consigliere Alessio Mantellassi (PD), eletto con 16 voti: Mantellassi compirà 24 anni il prossimo 16 agosto, che al termine della seduta ha ricevuto simbolicamente il campanello dall’ormai ex presidente Roberto Bagnoli.

Eletta vicepresidente, anche in questo caso alla terza votazione, la consigliera Anna Baldi (M5S).

Quindi, il sindaco Brenda Barnini ha giurato per la seconda volta sulla Costituzione della Repubblica Italiana com’era avvenuto esattamente 5 anni fa, il 14 giugno 2014.

«Giurare sulla Costituzione per la seconda volta da sindaco è stata una grande emozione. Forte come forte è il senso di responsabilità che sento verso la nostra comunità – ha detto Brenda Barnini –. Lavorerò per essere il sindaco dei cittadini e della città, pensando tanto ai problemi di tutti i giorni quanto alla costruzione di nuove prospettive di sviluppo per Empoli». (in fondo l’intervento integrale del sindaco Brenda Barnini) 

Il sindaco ha poi comunicato al Consiglio e alla città i nomi dei membri della Giunta comunale e le relative materie di competenza. La Giunta che affianca Brenda Barnini (Deleghe: bilancio, personale, educazione e infanzia, società partecipate) è composta dai seguenti assessori: Fabio Barsottini vicesindaco, lavori pubblici, infrastrutture, mobilità, urbanistica, edilizia, rapporti con il consiglio comunale; Fabrizio Biuzzi sport, associazionismo, volontariato; Adolfo Bellucci manutenzione strade, scuole, cimiteri, immobili, impianti, consorzi stradali; Massimo Marconcini ambiente, agricoltura, tutela degli animali, protezione civile, tutela del territorio, legalità politiche del lavoro; Antonio Ponzo Pellegrini: commercio, attività produttive, innovazione, sicurezza e decoro urbano, polizia municipale; Giulia Terreni cultura, turismo, tradizioni popolari, qualità della vita, creatività; Valentina Torrini welfare, sociale, casa, integrazione, accoglienza, pari opportunità, diritti civili.

 

Durante la seduta sono stati costituiti i gruppi consiliari: Partito Democratico - Capogruppo Simone Falorni; Questa è Empoli - Lorenzo Ancillotti; Lega - Capogruppo Andrea Picchielli; Fratelli d’Italia – Capogruppo Andrea Poggianti; Movimento 5 stelle - Capogruppo Simona Di Rosa; Fabrica Comune - Capogruppo Beatrice Cioni.

Il Consiglio ha infine votato la nomina della Commissione elettorale degli effettivi composta da Federico Pavese per l’opposizione, Rossano Ramazzotti e Simone Falorni per la maggioranza; quindi si è passati alla votazione dei tre membri supplenti: Andrea Picchielli per i gruppi di opposizione, Roberto Caporaso e Chiara Pagni per il gruppo di maggioranza.

L’intervento del sindaco di Empoli Brenda Barnini

Saluto il Presidente, I consiglieri comunali tutti i membri della Giunta e i cittadini presenti. 
Un saluto particolare ad Andrea Poggianti, Anna Baldi e Beatrice Cioni, che hanno partecipato con me, come candidati sindaco, all’esercizio più importante della democrazia. Stare in questa aula dopo essere stati candidati sindaco rappresenta ancora di più un onore e un onore. Facciamone memoria per i cinque anni che abbiamo di fronte

Oggi ho giurato per la seconda volta da Sindaco sulla Costituzione. L'emozione di questa seconda volta è più densa e radicata. Densa perché c'è dentro tutta la fatica dei cinque anni passati. Radicata perché nasce da ogni volto incrociato durante i cinque anni e la campagna elettorale, ogni incontro con le migliaia di cittadini che hanno riposto in me per la seconda volta una grande fiducia.

E la fiducia è un bene difficilmente rinnovabile, non può rigenerarsi laddove viene tradita e se non corrisposta con sacrificio, dedizione e risultati, il danno non è limitato alla persona che in questo momento indossa la fascia tricolore, bensì diventa perdita di credibilità per l'istituzione che la persona rappresenta.
Ecco allora che insieme all'emozione oggi c'è tanta anche consapevolezza della responsabilità, molta di più di 5 anni fa. Responsabilità che ci dobbiamo assumere dando prova anche in questo secondo mandato di poter continuare a cambiare la nostra città, portare avanti i progetti di sviluppo e rigenerazione urbana, di cambiamento di orizzonti, investire sulla comunità, proteggerla dalle sue paure e modernizzarla.

Lasciatemi dire infatti che la rinnovata e importante fiducia alla base della conferma del Sindaco per il secondo mandato è soprattutto un giudizio sul lavoro iniziato nel 2014. Quella scelta ci carica di una responsabilità enorme, quella di dover proseguire sulle strade intraprese, senza accontentarsi. Considerata anche l'importante differenza nelle espressioni di voto tra le elezioni europee e quelle amministrative è innegabile che gli empolesi abbiano voluto dire chiaramente che non volevano per il livello locale intraprendere strade diverse da quelle che abbiamo battuto in questi anni. Sottolineo questo aspetto perché mi auguro sinceramente che gli anni che abbiamo davanti saranno segnati da un dibattito in questa aula che non scada nella critica sterile, nella polemica infruttuosa. Siamo stati tutti eletti dai cittadini per rappresentare al meglio le loro idee, le loro istanze e i loro bisogni. A ciascuno di noi viene affidato un pezzo di responsabilità. Al Sindaco spetta il dovere di essere il Sindaco di tutti anche di chi ha fatto scelte diverse. Al Consiglio Comunale tutto spetta quello di cercare di coadiuvare lo svolgimento del programma di mandato, dando di volta in volta un contributo di merito che migliori la qualità del processo decisionale. Ma la direzione è scelta, e la scelta Empoli e i suoi cittadini. So bene quanto possa essere difficile attenersi a questi principi, sono in questa aula per la terza volta, fra mandato da consigliere e due da sindaco.

Sono convinta che il Presidente Mantellassi saprà interpretare al meglio questo ruolo di cerniera tra maggioranza e minoranze, applicando il regolamento ma interpretando anche la più ampia necessità di creazione di strumenti di partecipazione e coinvolgimento dei cittadini.

Nel fare il sindaco si può scegliere di essere il sindaco dei cittadini o il sindaco della città. In questo momento credo che ci sia bisogno di essere contemporaneamente il sindaco dei cittadini e della città. Essere il sindaco dei cittadini significa dare importanza alle questioni che i cittadini pongono quotidianamente, quelle che hanno a che fare con al risoluzione dei problemi che chiamiamo di ordinaria amministrazione, ma che spesso per difficoltà oggettivi, anche della macchina organizzativa, rischiano di essere non così ordinarie. Essere il sindaco della città significa avere un’idea dove vogliamo portarla Empoli, senza limitarsi al solo problema quotidiano perché la sua risoluzione non costruisce futuro.

Abbiamo bisogno di competenza e di sapere cosa stiamo facendo. Per questo c’è bisogno di formazione anche tra di noi. 

In questo percorso troveremo piena disponibilità nel Sindaco e nella Giunta per lavorare nell'interesse della nostra città e ognuno di noi potrà contare sull'impegno, la professionalità e l'amore per il proprio lavoro dei dipendenti di questo Comune. Sono stati anni difficili anche per loro, con politiche del personale bloccate, tanti pensionamenti e pochissimi reintegri. Quella fase è finita e il primo impegno per me è quello di arrivare ad una riorganizzazione della macchina comunale per consentire a tutti di lavorare meglio e di poter cogliere più obiettivi dando più risposte ai cittadini. Molte degli obiettivi che ci siamo dati dipendono dall’amore, dall’impegno e dalla dedizione che i dipendenti comunali mettono nel loro impiego.

Il Sindaco non è un lavoro, è una missione, è un servizio non si può fare senza mettersi a disposizione integralmente, chiedendo sacrificio a chi ti sta più vicino a cominciare dalla famiglia. Per poterlo fare devi essere innamorato della tua città in modo viscerale, amarne i pregi e i difetti, voler conoscere ogni singola storia di ogni singolo cittadino. Ascoltare, ascoltare tanto, sempre e tutti. E poi però decidere. Assumersi la responsabilità di decidere perché se non decidi vieni meno al tuo dovere di primo cittadino di chi deve portarsi a casa il peso delle decisioni e non scaricare sulla comunità il pericolo dell'immobilismo. Tutto questo oggi lo so per esperienza, per averlo vissuto. Però so anche che non ci si può bagnare due volte nello stesso fiume e che i prossimi cinque anni saranno un'altra storia, che di volta in volta ci sarà bisogno di equilibrio e voglia di mettersi in discussione. Quello che posso promettere oggi, giurando sulla Costituzione è che non verrà mai meno il rispetto per le istituzioni, l'etica della responsabilità, l'onestà morale e intellettuale.
Avremo a cuore Empoli, la nostra Patria, ma non odieremo mai nessuno, né lasceremo spazio a chi vuole investire sulla paura come strumento di controllo della mente dei cittadini. Proveremo a investire in scienza, cultura e tecnologia così come ci dice la nostra Costituzione per garantire sviluppo, sicurezza e inclusione. Staremo sempre dalla parte di chi lavora, produce e crea ricchezza sul nostro territorio e garantiremo aiuto e sostegno a tutti i cittadini senza alcuna distinzione né di razza, né di religione, né di cultura. Faremo Empoli, come Empoli è sempre stata fatta. Né più, e né meno. Accettando le nostalgie per il passato e con grande voglia per il futuro. Empoli ha scelto ancora una volta di essere una città democratica e antifascista. Perché Empoli merita tutto il nostro coraggio, la nostra passione e il nostro impegno.