Cento anni dalla fine della Grande Guerra. Il sindaco Brenda Barnini: «Dopo un secolo un monito, sì al Patriottismo, no ai nazionalismi e all’odio»

Cerimonia per la festa dell’Unità Nazionale e delle Forze Armate

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EMPOLI -  Festa dell’Unità Nazionale e delle Forze Armate questa mattina, domenica 4 Novembre 2018, a Empoli. 
Il sindaco Brenda Barnini ha commemorato, insieme alle istituzioni e ai cittadini, le vittime della Grande Guerra.
Il discorso del sindaco è iniziato proprio a mezzogiorno, orario in cui, esattamente un secolo fa, fu pubblicato il Bollettino della Vittoria, il documento ufficiale scritto dopo l'armistizio di Villa Giusti, con cui il generale Armando Diaz, comandante supremo del Regio Esercito, annunciò, la resa dell'Impero austro-ungarico e la vittoria dell'Italia nella prima guerra mondiale.
Alle 10.30 è stata celebrata, dal proposto Don Guido Engels, la santa messa in suffragio ai caduti di tutte le guerre nella Collegiata di Sant’Andrea, alla presenza di amministrazione comunale, forze dell’ordine, cittadini e tanti studenti.
A seguire è stato reso omaggio con una corona d’alloro, dopo il corteo in centro storico, al monumento dedicato ai caduti di piazza della Vittoria, il cui restauro era stato inaugurato proprio un anno fa, nella stessa ricorrenza.

BRENDA BARNINI, sindaco del Comune di Empoli –
Durante il discorso, ai piedi della Statua della Vittoria, Brenda Barnini ha sottolineato: «Quella guerra costò la vita a milioni di persone, un sacrificio di militari e civili. Ma fu anche l'inizio di ciò che venne dopo in questo paese l’affermazione del nazionalismo e la Seconda Guerra Mondiale. Ricorda la fine di quella guerra non può che richiamare la storia del nostro paese e la volontà di affermare ancora oggi i valori della nostra patria che sia luogo di libertà e di riconoscimento dei diritti. Il monito più importante, a distanza di 100 anni, è sì al patriottismo, no al nazionalismo. Patriottismo significa amare il proprio popolo, riconoscere i propri simboli e valori, ma non significa odiare gli altri e non prevalere sugli altri. Anche Empoli ha dato il suo contributo alla Grande Guerra: sono 256 i caduti militari di ogni ordine e grado. Il contributo della nostra città arriva dai nostri e la città li ricorda con due luoghi molto importanti: Piazza della Vittoria e il Parco della Rimembranza, che sono stati oggetto di interventi di riqualificazione e recupero degli spazi pubblici, convinti che da questo lavoro di lotta all'abbandono e degrado passi anche la possibilità per i cittadini di oggi di conoscere la nostra storia e riconoscersi. E domani, lunedì 5 novembre, alle 10, al cinema La Perla, uno spettacolo per gli studenti. Noi lavoriamo tanto durante l'anno nella costruzione della memoria, grazie anche al progetto comunale 'Investire in democrazia' che è indispensabile, soprattutto per i ragazzi, per conoscere la storia e il passato della nostra Patria».

LA CELEBRAZIONE - Per qualche minuto piazza della Vittoria è sembrata quasi fermarsi questa mattinadomenica 4 novembre, sulle note del ‘Silenzio d’ordinanza’ uscite dalla tromba di Mattia Salvadori. Uno dei momenti più toccanti delle celebrazioni istituzionali del ‘Giorno dell’Unità Nazionale e della Giornata delle Forze armate’. Alla commemorazione erano presenti gli assessori della amministrazione comunale di Empoli, il presidente del consiglio Comunale, Roberto Bagnoli, alcuni consiglieri comunali. Rappresentate alle celebrazioni tutte le Forze dell’Ordine: l’Arma dei Carabinieri, la Guardia di Finanza, la Polizia di Stato, la Polizia Stradale, la Polizia Municipale, la Polizia Ferroviaria, i Vigili del Fuoco, inoltre erano presenti anche l’associazione nazionale dei carabinieri, l’ANED, l’Avis locale, lo Spi Cgil e l’Associazione Mutilati e Invalidi di Guerra Combattenti e Reduci. Fra le istituzioni il consigliere regionale Enrico Sostegni e il senatore Dario Parrini.

SPETTTACOLO – Domani, lunedì 5 novembre, è poi in programma un altro momento di riflessione, che si affida a un appuntamento culturale. A cura di Andrea Giuntini e dei Vincanto sarà messo in scena lo spettacolo ‘È il mio cuore il Paese più Straziato’. Appuntamento al cinema La Perla, alle 10 di lunedì, con tutte le scuole superiori empolese, ma l’evento è aperto anche a tutta la cittadinanza. Saranno i musicisti dei Vincanto (trio dedito allo studio e alla riproposta della musica di tradizione orale italiana, attivo del 2003) e l’attore, molto noto  e di grande esperienza, Andrea Giuntini, che con le loro letture e canzoni, accompagneranno gli studenti e il pubblico nei ricordi di quella guerra a cento anni di distanza.