Città amica dei bambini e degli adolescenti, il 7 febbraio 2023 scade il termine per aderire al tavolo

Possono partecipare associazioni ed enti che si occupano dei diritti dell'infanzia e dell'adolescenza. Ecco come fare

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EMPOLI - Un tavolo di coordinamento fra amministrazione comunale e la società civile per il programma "Città amica dei bambini e degli adolescenti". I soggetti interessati a partecipare lo potranno fare fino a domani, martedì 7 febbraio 2023, compilando il modulo di richiesta presente sul sito web del Comune di Empoli da inviare all'indirizzo mail comune.empoli@postacert.toscana.it.

Possono aderire associazioni ed enti che si occupano dei diritti dell'infanzia e dell'adolescenza. Si tratta di un nuovo passo in avanti nel percorso di adesione al programma promosso dal Comitato italiano per l'Unicef - Fondazione onlus all'interno del quale il Comune si è impegnato fra l'altro a creare un organismo permanente composto da rappresentanti dell'amministrazione e dalla società civile/Terzo settore competenti in materia di infanzia e adolescenza. L'istituzione di questo tavolo di coordinamento prevede specifici compiti e funzioni per gli enti che aderiranno come fra l'altro il supporto all’amministrazione nell’elaborazione di una strategia completa e condivisa sulle politiche di promozione dei diritti dell’infanzia e dell’adolescenza sul territorio, il monitoraggio dell’impatto ambientale e sociale della strategia elaborata e delle conseguenti politiche intraprese e analisi delle condizioni dei minorenni presenti sul territorio comunale o ancora l0organizzazione di iniziative di informazione, educazione e sensibilizzazione rivolte alla cittadinanza.

Per ulteriori informazioni è possibile scrivere a bambinebambini@comune.empoli.fi.it oppure chiamare i numeri 0571 757766 o 0571 757831.

IL PROGRAMMA - Il Programma internazionale Città Amiche dei bambini e degli adolescenti mira a promuovere l’attuazione della Convenzione sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza attraverso l’elaborazione di politiche a livello comunale. È stato lanciato dall'UNICEF e dal Programma delle Nazioni Unite per dare seguito alle risoluzioni della 2° Conferenza delle Nazioni Unite sugli insediamenti umani (Habitat II), durante la quale la comunità internazionale si accordò nel riconoscere che il benessere dei minorenni è indice di un ambiente sano, di una società democratica e di un’amministrazione locale efficiente.